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ssociazione a delinquere, calunnia, violenza e minacce. Sono solo alcune delle accuse rivolte a sette persone per la realizzazione di nuove tombe nel cimitero di Angri.
I fatti risalgono al 2011 e il 2012, come riporta il Salernotoday, ovvero quando si diede il via alla costruzione dei loculi. Si sarebbero verificati, in questa occasione, reati di vario tipo: associazione a delinquere, appropriazione indebita e calunnia. Tra gli indagati anche l’ex direttore del cimitero angrese. Lui, nello specifico, è stato denunciato per aver abusato della sua posizione, obbligando varie persone a rivolgersi ad una specifica ditta per la costruzione di tombe familiari.
I sette accusati sono stati rinviati a giudizio dalla Procura di Nocera Inferiore e dovranno ripresentarsi in tribunale il prossimo marzo.
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