P
er la prima volta quattro università italiane sono state classificate tra le 200 migliori al mondo secondo la classifica internazionale del QS World University Rankings.
Nella classifica sono state analizzate ben 4.388 atenei e di questi, 956 sono stati inseriti secondo diversi criteri.
GLI ATENEI ITALIANI IN CLASSIFICA
Le migliori università italiane, secondo QS World University Rankings sono: Politecnico di Milano(170mo posto, guadagnando 13 posizioni e riconfermandosi il miglior ateneo d’Italia); Università di Bologna (188ma, guadagnando 20 posizioni); e per la prima volta entrano in classifica la Scuola Superiore Sant’Anna Pisa e Scuola Normale Superiore (entrambe al 192mo posto).
“L’Italia deve essere orgogliosa per questo risultato” ha commentato la ministra dell’Istruzione, l’Università e la Ricerca Valeria Fedeli. Francesco Ubertini, rettore dell’Alma Mater parla di “risultato di cui siamo molto soddisfatti, che va a premiare gli sforzi messi in campo in questi anni per rendere l’Alma Mater un punto di riferimento a livello internazionale”.
LE UNIVERSITA’ AL VERTICE DELLA CLASSIFICA
Al vertice della classifica si trovano per la prima volta quattro università americane e al primo posto si conferma, per il sesto anno consecutivo, il Massachusset Institute of Technology (MIT). Mantengono il secondo e terzo posto le università di Stanford e Harvard, mentre il California Institute of Technology sale al quarto posto in classifica. Altri atenei americani e britannici perdono posizioni, mentre avanzano quelli di Russia, Cina, India, Australia e Singapore.
I PARAMETRI DELLA CLASSIFICA
Il Raking è stato ottenuto attraverso dei parametri ben precisi: reputazione accademica, opinione del mondo delle imprese, citazioni scientifiche, numero di studenti e internazionalizzazione. L’Alma Mater ha ottenuto ottimi risultati in tutte le voci, tuttavia brilla in particolar modo nella Academic Reputation, l’indicatore di maggior peso per formulare il giudizio complessivo dell’università. Molto bene anche la Employer Reputation calcolata attraverso delle interviste a oltre 44mila aziende e imprese in tutto il mondo, guadagnando così 35 posizioni rispetto allo scorso anno.
Lascia un commento