Ancelotti: “Il secondo posto non ci basta più, vogliamo vincere! Trattativa per James ancora aperta, ma…”
L’allenatore del Napoli, Carlo Ancelotti, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TVLuna.
Queste le sue parole:
Abbiamo 80 milioni di tifosi in tutto il mondo, che responsabilità è per un allenatore come te? E’ soprattutto una grande motivazione sapere che tanta gente che con sacrificio ci segue. Anche qui a Dimaro ci sono tante persone che hanno sacrificato il proprio tempo e non solo per sostenere la squadra.
Dimaro da questo punto di vista è un’oasi felice, senza malumore. Come si replica questo ambiente anche a Castel Volturno?
L’entusiasmo si aumenta con il comportamento serio della squadra. I tifosi notano se un calciatore è disposto a dare tutto per la maglia. Le più grandi squadre hanno mostrato un forte senso di appartenenza. E’ importante anche lavorare sul settore giovanile e sui giocatori locali. Al tifoso piace vedere una squadra che non molla mai, anche quando il risultato non soddisfa.
Lorenzo Insigne rappresenta l’identità, ma ci sono anche calciatori stranieri che hanno trovato un senso d’appartenenza: “Ci sono giocatori che erano arrivati da sconosciuti, attraverso le prestazioni col Napoli sono diventati i migliori d’Europa. Penso a Koulibaly, Mertens, Zielinski… Questi calciatori sono cresciuti con questa maglia, hanno acquisito il senso d’appartenenza. Poi Lorenzo è il più attaccato alla maglia, è nato qui!”
Il Napoli era legato al nome di Maradona nel mondo, oggi è legato anche al suo nome?
E’ il Napoli che deve aiutare me, non io. Dobbiamo realizzare un’unione molto forte, perchè è l’unica chiave per il successo. Sono uno che si appassiona facilmente. Da allenatore, e non solo, sono molto tifoso del Napoli. La scintilla è scoccata quando ho deciso di venire qui. La scorsa stagione ho conosciuto meglio l’ambiente, la squadra e tutti quelli che lavorano per il Napoli. Mi hanno aiutato ancora di più ad inserirmi in questo contesto che mi piace tanto e mi permette di esprimermi.
Secondo ritiro a Dimaro, tantissime dimostrazioni d’affetto da parte dei tifosi. Come ricambierete?
Non è cambiato molto rispetto all’anno scorso. Noi ricambiamo con l’impegno. Il calcio moderno non è così aperto, ci sono tanti allenamenti a porte chiuse. Noi preferiamo divertirci con la gente. Poi chiaramente stiamo lavorando, facciamo le cose seriamente. Ma il seguito che abbiamo dà senz’altro sensazioni piacevoli.
Tante società alzano una muraglia durante il ritiro, voi no. E’ possibile anche in inverno portare i tifosi agli allenamenti? Stiamo valutando la possibilità di allenarci qualche volta a porte aperte al San Paolo. A Castel Volturno è difficile, c’è un problema sicurezza. Ma col presidente stiamo valutando queste iniziative.
Lei ha vinto tantissimo, qual è il segreto per vincere? Segreti non ce ne sono più sul calcio, anzi tutto migliora continuamente. Noi stiamo lavorando benissimo, siamo attenti su tutte le opportunità che si stanno creando. Abbiamo uno staff medico e uno tecnico di altissimo livello. Ci sono tutte le condizioni per fare bene e vincere. Questo è il nostro obiettivo.
I tempi per vincere sono maturi? Penso di sì, tutti lo vogliamo. Ma ci vuole impegno, dedizione. C’è una grande motivazione da parte di tutto. A Madrid quando sono arrivato la Champions era diventata un’ossessione, ma la vittoria non deve esserlo mai.
James cambia i programmi del Napoli? Noi ne stiamo parlando, non mi risulta sia già dell’Atletico Madrid. Il 90% delle informazioni sul mercato sono false. La trattativa credo sia ancora aperta, ma non è l’unica. Stiamo lavorando su più fronti. Ci sono tanti profili importanti che stiamo valutando. Poi le trattative non sono facili. Ci sono calciatori che vogliono venire, ma non si trovano gli accordi con la società. E viceversa.
Questo Napoli ha bisogno di un top player per battere la Juve? Sicuramente migliorare la qualità della rosa aiuta, ma non ci serve un grande nome per riscaldare la piazza. E’ la squadra che deve entusiasmare e lavorare.
Nuova posizione di Gaetano, lo vedremo in prima squadra? E’ un profilo molto interessante, proviene dal nostro settore giovanile, ci farebbe piacere tenerlo.
Cosa si aspetta dai tifosi per aiutare la squadra a costruire un ambiente positivo?
Gli avversari quando vengono al San Paolo devono sentire che il pubblico appoggia appieno la squadra. Deve esserci un po’ di timore da parte degli avversari. A Napoli è sempre stato così quando venivo d’avversario. E deve essere sempre così.
Che tipologia di calciatore cercate per migliorare la rosa? Ci vuole qualcuno più fisico a centrocampo? Cerchiamo un giocatore che sappia giocare tra le linee.
Come convince i calciatori a venire a Napoli? Sfruttando le bellezze della città? E’ la prima cosa! (ride ndr). A parte gli scherzi, Napoli è una piazza appetita da tanti.
James può trovare il riscatto al Napoli? Al Bayern l’ho voluto io, è stato uno dei migliori nonostante io sia dovuto andare via dopo un paio di mesi. E’ un calciatore che mi piace, ma non stiamo lavorando solo di lui.
“Chi mi sta antipatico? Ci sono tanti rivali sportivi, e restano rivalità sportive. Sotto sotto c’è qualcuno che mi sta antipatico, ma non te lo dico (ride ndr)”
Cosa manca alla squadra? “La rosa è già completa, ma anche l’anno scorso lo era. I tifosi vogliono il grande nome, ma noi dobbiamo guardare il giocatore che si inserisce bene nella squadra. Anche io ci metto il pensiero per avere qualche calciatore tra i nomi che vengono fatti, ma a fine mercato saremo tutti contenti.”
Obiettivi? Il secondo posto non basta più, parlarne mi fa venire la pelle d’oca! Vogliamo vincere
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