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Ancelotti: “Cavani? Mi piacerebbe. A gennaio non arriva nessuno, abbiamo tre rientri”

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“Distacco? Merito della Juve”

Carlo Ancelotti, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la consueta conferenza stampa, che precede il match di campionato, per parlare di mercato, della sua squadra, dei rientri e anche dello stadio San Paolo.

E

cco le sue parole:

Allegri ha detto che comincia un ciclo come un altro, non un tour de force, Spalletti un pacchetto per capire le prospettive, per lei cosa rappresenta?
“La consideriamo un’opportunità per restare competitivi, più di quello che siamo, nella seconda parte della stagione. Dobbiamo sfruttare queste gare fino a Natale per accorciare la distanza dalla prima e provare passare il turno in Champions”.

Mese importante per Milik per dimostrare le sue potenzialità nonostante il ballottaggio?
“Per tutti ci sono momenti buoni o meno buoni, Milik fa parte di una batteria di attaccanti che mi ha soddisfatto, lui compreso. Non abbiamo mai avuto problemi realizzativi, giochiamo un ottimo calcio offensivo e poi ci sono momenti, all’inizio era più avanti, ora forse Mertens è più avanti ma anche per lui è un’opportunità questo periodo”.

Che allenamento ha visto? Quali sono le condizioni? Ci sarà turnover?
“Non ci sono particolari problemi, sono tornati bene, purtroppo abbiamo avuto dei problemi di poco conto per Verdi e Younes, per quest’ultimo soprattutto di poco conto, ma la squadra sta bene. Valutiamo un colpo preso da Mertens in allenamento, sarà difficile fare scelte di formazioni e mandare alcuni in panchina”.

Sei punti sono un soffio di vento ha detto ADL.  Il calendario è più facile?
“Non abbiamo mai pensato al calendario difficile all’inizio, come non pensiamo che sia facile adesso, prepariamo ogni gara senza pensare alla classifica. Il Chievo è fanalino di coda ma avrà tante motivazioni, ha cambiato allenatore, non abbiamo indicazioni e proporranno cose nuove. Pure a Genova poteva sembrare facile, poi s’è complicata. Per vincere devi giocare bene. Poi sui 6 punti… preferiremmo averne di meno, ma è quello e deve darci motivazione. Più che demerito nostro è merito della Juve che ha fatto solo un pareggio”.

Domani giocate con 50mila spettatori, il record in campionato stagionale era di 35mila. E’ cambiata l’atmosfera, hai dei meriti?
“Mi fa molto piacere averne 50mila, significa c’è sintonia con i tifosi, è un segnale positivo anche per il futuro. C’è bisogno di tutti, anche di una tifoseria che ci ha sempre sostenuto e lo farà sempre di più perché i giocatori stanno facendo un grande sforzo, sono professionali e danno tutto in campo”.

Ti piace il livello spettacolare del tuo Napoli?
“Sì, ma soprattutto perché ha sostanza, legge quello che accade, in tutte le situazioni cerca di giocare bene ma è pronta anche a soffrire. Mi piace il gioco collettivo, la solidità legata al sacrificio degli attaccanti, la qualità e la personalità mostrata, tanti aspetti positivi”.

Miglior attacco, ma mancano ancora i gol dei difensori e delle palle inattive.
“E’ vero, non ne abbiamo fatti tanti su palla inattiva, anche se l’ultimo è stato importante ed è arrivato proprio su palla inattiva, però abbiamo sofferto anche molto poco, trovando solidità dopo l’inizio”.

Prova di maturità visto l’avversario?
Lo sono tutte, è un esame importante dopo 15 giorni di inattività, vogliamo iniziare bene”.

Allan ha debuttato col Brasile. Fabian potrebbe farlo con la Spagna, che soddisfazioni prova?
“Fabian è giovane, nel tempo ci arriverà se continua così. Allan è stato premiato per la volontà, la crescita, ma è anche lui abbastanza giovane, se uno ci crede davvero i risultati arrivano”.

Bernabeu, Allianz, Stamford Bridge, tutti senza pista. Quanto le piacerebbe nell’ottica di questi lavori un San Paolo senza pista?
“Nell’ottica del tifoso mi piacerebbe andare in uno stadio col campo vicino, è normale. Mi auguro possano usufruire in futuro di uno stadio comodo e con una visione migliore, ma stadi come San Paolo, San Siro con una grande storia non devono essere cancellati, ma rimodernati col nome che deve restare perché è la storia”.

Anno scorso la gara fu decisa da Diawara, lo rivedremo titolare?
“E’ una possibilità, è tornato bene dalla nazionale. Sta bene fisicamente, siamo soddisfatto del rendimento anche se qualcuno s’è lamentato per l’utilizzo, ma io sono contento e domani può esserci un’opportunità”.

Sul recupero di Meret e l’eventuale gestione dei tre portieri:
E’ rientrato con gli altri e sta facendo un lavoro completo. E’ recuperato, è convocato e andrà in panchina, poi valuteremo l’impiego e le rotazioni dei tre portieri. E’ una situazione atipica perché non ho mai avuto tre portieri di questi livello, da un lato è piacevole ma dall’altro la gestione non è semplice”.

Ciclo di gare dirà qualcosa in chiave mercato di gennaio?
“Non dicono niente di quello che già pensiamo, ovvero che la rosa è competitiva, rientri importanti a breve, Meret, Ghoulam e Younes, quindi definita fino a giugno. Non c’è la volontà di mandare via nessuno o di qualcuno di andar via, siamo sereni fino a giugno”.

Sulla campagna contro la maleducazione si aspettava più supporto?
Noi andiamo avanti per la nostra strada, se le istituzioni si mostrano un po’ restie a farsi carico di questa battaglia spero i tifosi di tutte le squadre lo siano di meno e soprattutto quelli del Napoli mostrino come già fatto la maturità. Abbiamo bisogno solo ed esclusivamente del supporto, l’energia deve essere solo per noi, non contro gli altri!”.

A gennaio arriverà qualcuno?
“No, siamo sereni così”. 

Ghoulam?
“E’ inattivo da un anno, si allena con gli altri completamente, è recuperato totalmente, gli manca l’adattamento alle gare, all’avversario, appena c’è opportunità lo metto”.

Col calendario facile è più difficile motivare la squadra?
“Sì, bisogna stare più vigili perché la gara di cartello ti dà più motivazioni e quella più semplice ti porta a cercare le motivazioni, però la squadra ha mostrato affidabilità su questo e sono sereno pur essendo attenti”.

S’è parlato tanto di Cavani, per giugno è fattibile?
“Ci sarà tempo per una valutazione complessiva sulla stagione e porre eventualmente dei rimedi. Su Cavani non mi nascondo, mi hanno chiesto ‘ti piacerebbe allenarlo’? Ho detto mi piace allenare quelli bravi, non l’ho allenato, ma potrei dirne altri, Messi non l’ho allenato e mi piacerebbe allentarli, Mbappè e Neymar, ma non per questo saranno obiettivi del Napoli. Poi che Cavani sia amato è un merito per aver fatto bene qui”.

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