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Castellammare di Stabia

L’integralismo di Sarri è costato uno scudetto, Ancelotti non snobberà nessuno

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Il confronto tra la gestione della rosa del Napoli targata Carlo Ancelotti e quella di Maurizio Sarri

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’edizione di oggi del quotidiano sportivo la Gazzetta dello Sport analizza la gestione dell’organico del Napoli da parte del nuovo tecnico Carlo Ancelotti, confrontandola con quella di Maurizio Sarri. Ecco quanto scrive la Rosea:

“Non solo nel gioco, perché anche nella considerazione dei singoli qualcosa è cambiato con la nuova gestione tecnica. Un’idea di base ce l’avrà sempre, Carlo Ancelotti, per l’undici titolare, ma non sarà mai di chiusura verso il resto del gruppo. Nuovo allenatore, dunque, e anche nuovi criteri di scelta, a differenza di quanto è accaduto nel triennio di Maurizio Sarri, caratterizzato dai soliti noti titolarissimi che ne hanno accontentato quell’integralismo che, forse, è stato alla base dello scudetto mancato. C’è una nuova atmosfera nell’ambiente Napoli, c’è la consapevolezza che tutti i disponibili torneranno utili, prima o poi, perché Ancelotti non ha intenzione di snobbare niente. Maggiore fiducia: è quanto avvertono le seconde linee, tutti quelli che hanno partecipato al successo sul Borussia Dortmund. Giocatori dimenticati, o quasi, tenuti perennemente in panchina da chi ha preceduto Ancelotti, senza mai dare loro la possibilità di mettersi in evidenza, di capirne effettivamente il valore”.


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