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Castellammare di Stabia

Amelia Ciarnella 6.3: Un giovane molto fortunato!

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Un giovane molto fortunato! di Amelia Ciarnella è il sesto racconto della maestra in pensione che, con una rubrica fissa, collabora con il nostro giornale.

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Se non avete letto il precedente racconto, lo potete trovare aprendo il seguente link.

Questo il terzo di tre racconti:

Amelia Ciarnella 6: Un giovane molto fortunato!

Amelia Ciarnella - cartina-da-CaritasSempre durante la seconda guerra mondiale, dopo che il nostro paese fu evacuato completamente, i pochi abitanti rimasti nascosti, dovettero arrangiarsi come meglio poterono, poiché non avevano più niente.

Proprio in questo periodo, un giovane del posto, rimasto nascosto insieme alla sua famiglia, avendo la necessità di procurarsi della legna da ardere, perché faceva molto freddo e dovevano riscaldarsi; entrò dentro la centrale elettrica, dello stesso nostro Comune: che in quel periodo era mezza sfasciata a causa dei continui bombardamenti aerei e dove aveva visto dei grossi pali di legno abbattuti.

E sebbene consapevole che era vietato entrarvi, perché i tedeschi erano da ogni parte, controllavano ogni angolo della zona ed era molto difficile passare inosservati, cosa ormai nota a tutti: lui vi era entrato lo stesso, senza pensare ad altro.

I giovani a volte sono imprudenti, spericolati e pensano molto poco o affatto, ai rischi che corrono.

Così, mentre stava adocchiando quale palo scegliere per poterne tagliare qualche pezzo da portar via; fu visto da una pattuglia di soldati tedeschi e arrestato subito come spia: poiché quella era pur sempre una centrale elettrica sebbene mezza sfasciata, dove si potevano nascondere delle spie, per trasmettere dei messaggi segreti al nemico.

Fu quindi portato in una zona di Cassino dov’era il Comando Tedesco e messo in una palazzina che fungeva da carcere, insieme a tanti altri giovani arrestati per vari motivi.

In quel periodo i tedeschi vedevano spie dappertutto e uccidevano con molta facilità e senza nessun processo.

Per loro anche dei piccoli e insignificanti reati, magari compiuti per fame, erano fatti sempre per danneggiare loro e pertanto da meritare perfino la morte! –

Solo che il destino di questo giovane, aveva già deciso che doveva vivere e non morire.

Infatti, dopo qualche giorno che era arrivato in questa struttura, già si cominciava a vociferare che gli americani stavano avanzando veloci verso Cassino e tutti pensavano e speravano, come succede a volte in certi film, che i liberatori fossero arrivati, avrebbero spalancato le porte di ogni tipo di carcere e li avrebbero liberati tutti!

Ma i tedeschi non avevano intenzione di liberare proprio nessuno!

Anzi successe tutto l’opposto: poiché i tedeschi, non sapendo dove poterli trasferire e non avendo nemmeno il tempo sufficiente per pensarci, perché dovevano fuggire; decisero di fare saltare per aria l’intera palazzina con tutto il suo contenuto e togliersi quel fastidio dal cervello!

E così fu fatto.

Si salvò soltanto quel giovane arrivato per ultimo, per una fortunata coincidenza: poiché il Comandante tedesco, dando uno sguardo al suo documento che avevano lasciato sul suo tavolo, dopo averlo arrestato, si accorse che aveva lo stesso identico suo cognome e, incuriosito, lo fece chiamare subito e gli parlò.

Però nessuno seppe mai cosa si dissero.

Videro soltanto uscire dal carcere quel giovane, libero e felice, mentre tutti gli altri, dopo alcuni giorni saltarono per aria insieme all’intera struttura e i tedeschi se ne fuggirono via, lasciando Cassino.

QUESTA E’ LA GUERRA.

Amelia Ciarnella 6: Un giovane molto fortunato! / AMELIA Ciarnella


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