Ambiente, il convegno del Rotary
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lima, ambiente, sostenibilità, sviluppo tecnologico sulle fonti alternative di energia pulita. Se ne discute presso la Casa del pellegrino di Pompei, in un convegno organizzato in seguito all’azione promotrice del Rotary club locale. Moderatrice la giornalista Rai, ora in pensione, Gabriella Fancelli.
A fare gli onori di casa, il coordinatore dei Club del Gruppo Vesuvio e il Presidente del Rotary Club di Pompei, rispettivamente Pasquale Manfredi e Giovanni Merlino, oltre all’Assessore all’Ambiente, il dott. Salvatore Desiderio.
Manfredi, ai nostri microfoni, ricorda la mission dei rotariani, basata sulla “sensibilizzazione della collettività su tematiche socialmente rilevanti tra le quali, appunto, la lotta all’inquinamento, nonché l’utilizzo dell’energia pulita allo scopo di salvaguardare il bene comune e generare pratiche virtuose in grado di abbattere i costi”.
L’avvocato Merlino sottolinea di aver “fortemente voluto questo convegno, basato su un tema all’ordine del giorno alla vigilia dell’importante referendum abrogativo sulle estrazioni di idrocarburi. La recente legge sull’ambiente e l’enciclica di Papa Francesco testimoniano la delicatezza e la priorità di un settore come quello delle energie rinnovabili che sarà costantemente oggetto di riflessioni da parte delle attuali e delle future generazioni”.
Salvatore Desiderio, assessore all’ambiente del Comune di Pompei, spiega che “la città ha sentito fin da subito un forte spirito di partecipazione attiva a questa iniziativa, come dimostrano il patrocinio e la presenza dell’amministrazione comunale all’evento odierno. L’ambiente è un tema molto delicato, di grandi responsabilità. Noi portiamo avanti progetti mirati nelle scuole per sensibilizzare bambini e adolescenti e renderli coscienti su come vivere nel mondo di domani. Gettiamo le basi affinché i nostri successori trovino le migliori condizioni possibili di vivibilità. In merito alle risorse alternative, ci sono diversi progetti. Nel Sud Italia molti siti sarebbero pronti ma permangono forti resistenze legate alle tradizionali condizioni di vita. Cerchiamo di diventare autonomi e indipendenti grazie alle risorse alternative (vedi fotovoltaico). Bisogna investire”.
Unire la famiglia umana nella costruzione della casa comune. Questo, in sintesi, il monito contenuto in un’enciclica del sommo pontefice, che l’arcivescovo Tommaso Caputo commenta così: “Quello del Santo padre (enciclica Laudato Sii) è un documento straordinario che esalta il bene di questa Terra, la casa comune. Un dono da apprezzare e preservare. Noi esseri umani abbiamo la responsabilità di quello che ci è stato affidato, un dono immenso che si riversa sugli abitanti della Terra di oggi e di domani”.
L’area mediterranea tra cambiamenti climatici e possibilità di sfruttare le potenzialità offerte dall’energia marina. Se n’è discusso con l’oceanografo Giorgio Budillon, docente ordinario presso l’Università Parthenope. “Il Mediterraneo ha buone capacità di rinnovo e sopportazione degli impatti del traffico navale – ci spiega il prof. -. È importante comprendere quali sono i punti più e meno vulnerabili di quest’area.
Riguardo alle prospettive di utilizzo delle energie dal mare, nel Mediterraneo sono partiti dei progetti ma solo a livello sperimentale, non ancora su larga scala. Questo perché qui le correnti non sono intense e non ci sono energie quantitativamente paragonabili a quelle oceaniche”.
Rimanendo in ambito acquatico, l’associazione Marevivo (protagonista insieme al WWF di un flash mob antitrivelle) ha inviato una lettera che, nel corso del convegno, è stata letta da una rotariana doc, la dott.ssa Giulia Di Lorenzo. “Ci complimentiamo per l’iniziativa – le parole del Presidente di Marevivo, Rosalba Giugni -, a conferma del vostro interesse per la salvaguardia dell’ambiente. Desideriamo inoltrare un messaggio di ammirazione nei confronti della vostra incessante attività, i cui obiettivi si sposano perfettamente con quelli di Marevivo. Auspico pertanto una sinergia tra di noi finalizzata al nobile tentativo di migliorare la vita sulla Terra. Il mare costituisce una risorsa preponderante nella lotta ai cambiamenti climatici”.
In un futuro migliore crede fermamente l’ingegnere Gennaro Mazzuoccolo, esperto in generazione di energia da fonti rinnovabili. Secondo lui “uno scenario di energia pulita e sviluppo sostenibile è a portata di mano. Penso al fotovoltaico – continua Mazzuoccolo -, all’eolico, o alla mobilità elettrica. Bisogna investire nell’utilizzo di energie alternative. Esempio virtuoso quello della Tesla, un’auto elettrica che costa meno di 30000 euro, pur essendo molto performante”.
La tutela dell’ambiente nell’ordinamento giuridico nazionale e comunitario. Non sempre è facile applicare le normative in un settore che rappresenta un terreno in cui confluiscono numerosissimi interessi. Rosario Meo, Comandante della Capitaneria di porto di Torre del Greco, afferma che “esistono difficoltà legate al substrato sociale. C’è un vero e proprio problema culturale: si è poco avvezzi al rispetto delle normative e si attuano comportamenti che depauperano le risorse”.
Dallo sguardo locale ad una visione sovranazionale. Concludiamo segnalando l’esempio singolare di Monte Trigo, un paesino di Capo Verde in cui fino a poco tempo fa l’energia elettrica veniva erogata per sole 4 ore a settimana. Ebbene questa cittadina si è resa protagonista di una rivoluzione grazie all’energia pulita e al fotovoltaico che ha consentito alla popolazione locale di conoscere l’utilizzo del frigo. Come a dire, di necessità virtù! Ecco un esempio di sostenibilità da un Paese in via di Sviluppo che dimostra, ove ce ne fosse ancora bisogno, che le energie rinnovabili non solo tutelano l’ambiente ma combattono anche la povertà.
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