Alcuni disoccupati che avrebbero voluto concorrere alle assunzioni all’AST hanno quindi presentato un esposto alla Procura.
L’AST, l’Azienda Siciliana Trasporti è una azienda pubblica della Regione Siciliana per il trasporto interurbano, che collega i principali centri della Sicilia svolgendo altresì servizio di trasporto urbano e noleggio in alcune città dell’isola.
Di recente c’è stata una nuova grana all’Ast. L’Azienda siciliana trasporti, che è in crisi economica, avrebbe assunto 40 autisti e le selezioni sono state affidate ad un’agenzia interinale, giustificando che in questo momento l’Ast non potrebbe bandire concorsi. È quanto riporta stamani il quotidiano Giornale di Sicilia.
Nell’esposto inviato alla Procura di Palermo, ai Carabinieri della stazione Resuttana Colli e al comando regionale della Guardia di Finanza il gruppo di giovani escluso dalle selezioni rivela che “l’azienda ha proceduto per chiamata diretta selezionando amici, parenti e compari”.
Già a gennaio dell’anno passato c’erano state contestazioni analoghe contro l’AST per cinquanta autisti che sarebbero stati selezionati attraverso una società privata di lavoro interinale. Procedimento già in uso da tempo e fra mille polemiche nelle società siciliane a capitale pubblico.
Scriveva allora il sindacato Fit-Cisl “è evidente come questa procedura dai molteplici passaggi e con il coinvolgimento di un’agenzia di lavoro interinale si mostri debole rispetto alla trasparenza del concorso pubblico”.
L’opinione.
P
iù in generale, tutto ciò avviene notoriamente e da sempre, specialmente nelle partecipate pubbliche, regionali e comunali, grazie a decennali leggi deviate, nazionali e regionali, propugnate a favore del feudale sistema pubblico-politico, del clientelismo, voto di scambio e mercimonio sociale, pure “famiglie”, anche avvalorate da una certa Magistratura, di tutta evidenza nella fattispecie delle società pubbliche o miste, nel diritto penale, del lavoro e amministrativo, parallelamente miope.