Le parole del centrocampista brasiliano del Napoli, Marques Allan al quotidiano Il Messaggero
I
l centrocampista del Napoli, Marques Allan ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del quotidiano Il Messaggero in cui parla del suo rapporto con la città partenopea, della convocazione con il Brasile
Allan come un napoletano (acquisito) qualsiasi, quasi come Mertens, che da queste parti ormai chiamano Ciro.
«Dries è irraggiungibile, lui vive la città in tutto e per tutto. E’ napoletano autentico. Il più napoletano degli stranieri».
E lei?
«Io mi trovo benissimo, mio figlio Miguel parla il dialetto napoletano. Napoli mi ricorda Rio, mi sento un po’ a casa: stessa allegria, stessa spensieratezza, il mare…».
Ora è leader del Napoli.
«Leader non lo so, gioco con compagni eccezionali, con un gruppo magnifico. Io cerco di fare del mio meglio, di combattere su ogni pallone».
Fino a meritare la Seleçao: è arrivata la convocazione.
«Sono anni che mi impegno, per me è una grande soddisfazione, sono felicissimo. Spero sia solo un punto di partenza. Per ora sono concentrato sul Napoli».
E sulla Roma, immaginiamo.
«In quattro anni qui, non l’ho mai battuta. Una maledizione, speriamo di invertire il trend».
Ma lo scudetto è davvero un obiettivo?
«Beh, perché no?».
La Juve è imbattibile
«E’ la più forte, poi ha anche Ronaldo, ma non imbattibile. E comunque ci dobbiamo provare».
Capello ha detto che ricorda Emerson: dal puma, lui, al leone, lei.
«Emerson è stato importante per la Roma, per la Seleçao, in Brasile è un mito. Magari poter fare solo un pezzetto della sua carriera».
Come vincere uno scudetto?
«Lo scorso anno l’abbiamo solo sfiorato. La città impazzirebbe».
La Champions è un obiettivo?
«Ci sono squadre più forti di noi. Noi possiamo ambire a fare una Champions come la Roma lo scorso anno».
Lascia un commento