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ILANO- Alitalia, nei primi due mesi dell’anno, ha perso poco più di 200 milioni di euro. Ancora una volta la compagnia di bandiera sarebbe sull’orlo del tracollo. L’allarme arriva dalla pubblicazione dei documenti relativi alla richiesta di ammissione dell’amministrazione straordinaria, la cui consultazione è possibile sul sito della compagnia.
Le tabelle presentate insieme ai documenti, mostrano come il conto economico sia migliorato rispetto ai primi due mesi del 2016 con ricavi operativi saliti da 358 a 364 milioni. Ma le voci di costo risultano ancora preoccupanti: il carburante (16 milioni di euro), i servizi, il personale (12 milioni di euro) e le svalutazioni (12 milioni d euro) hanno portato in rosso i conti e confermato le difficoltà .  La compagnia ha terminato il 2016 con una perdita netta di 491 milioni, senza dimenticare che l’indebitamento netto supera ormai il miliardo di euro dopo il prestito ponte ricevuto dallo Stato del valore di 600 milioni per coprire l’intero 2017.
I tre commissari Luigi Gubitosi, Enrico Laghi e Stefano Paleari -ai quali è stata affidata Alitalia – sono ora impegnati nella vendita di asset della compagnia, ma  hanno deciso di rimandare a settembre la spinosa trattativa sindacale sugli esuberi per non compromettere la regolarità dei voli estivi.
Per quanto riguarda gli aspetti prettamente commerciali, Alitalia ha trasportato nei primi due mesi dell’anno 2,9 milioni di passeggeri a fronte di 4,2 milioni di posti offerti, in calo del 2,5% rispetto ai primi due mesi dello scorso anno.
Alitalia quindi conferma che da inizio 2016 a a febbraio 2017 c’è stata una progressiva inflessione dovuta alle disponibilità finanziarie della compagnia, che rischia di restare presto senza liquidità nonostante il cospicuo prestito dello Stato.
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