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Castellammare di Stabia

Albadoro: Ho un ricordo bellissimo della Juve Stabia. Con la Nocerina il gol più bello

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ubblichiamo l’intervista realizzata a Diego Albadoro e riportata nel match programme che la nostra redazione sportiva distribuisce gratuitamente al Menti in occasione delle partite casalinghe della Juve Stabia.

Ciao Diego, tu hai lasciato un ricordo bellissimo nella mente dei tifosi della Juve Stabia, nel campionato 2010-2011 sei stato insieme ai tuoi compagni di squadra l’artefice di un sogno tramutato in realtà: Il ritorno in serie B. Che ricordo hai dei tifosi della Juve Stabia?

Ho un ricordo bellissimo, quell’anno me lo ricorderò per sempre. Vincemmo un campionato difficile ed io ero molto giovane, mi emozionai tanto.

Purtroppo per te quella finale non l’hai potuta giocare per l’infortunio che hai subito nella partita di andata al Menti con l’Atletico Roma, che cosa ha provato Diego Albadoro nel momento dell’infortunio e durante la finale?

Ho provato tanta rabbia perché mi reso conto subito che era stato un infortunio serio. Avevo contribuito insieme ai miei compagni al raggiungimento della finale. Ho seguito la partita in curva insieme ai tifosi della Juve Stabia.

Raccontaci quale è stato il gol più bello realizzato con la maglia della Juve Stabia e quale è la partita che ti porterai nel cuore.

Mi ricordo con piacere la partita in casa con la Fidelis Andria feci una doppietta che mise la partita in discesa. Il gol più bello fu quello contro la Nocerina, mi ricordo che loro avevano preparato per quella partita la festa promozione e noi riuscimmo a rovinarla.

Il momento più bello e il momento  più  brutto con la maglia della Juve Stabia di Diego Albadoro?

Il momento più bello è stata la festa per la promozione, quello più brutto oltre all’infortunio anche le prime giornate di campionato quando avemmo dei problemi a fare risultato soprattutto in casa e il pubblico ci contestò.

Ci puoi raccontare un aneddoto che riguarda Mister Braglia?

Mi stuzzicava sempre, ero il suo pupillo, mi faceva giocare anche fin troppo. I suoi modi erano particolari, il classico toscanaccio.

Il tuo rapporto con Manniello quale è stato e quale è il tuo ricordo di lui. Vi sentite ancora?

Anche di lui ho un ottimo ricordo, anche se non ci sentiamo più come prima. Di lui vi posso dire che dopo la partita d’andata restò sorpreso dalla mia prestazione. Fu una soddisfazione per me.

C’è stato più di un momento in cui sembravi sul punto di ritornare a Castellammare, cosa è successo che ha impedito  la buona  riuscita dell’operazione e il ritorno di Albadoro?

Non lo so che sia successo, ancora non me lo spiego del tutto. Penso che non credevano nel mio completo recupero. Ora infatti mi sto togliendo tante soddisfazioni. Il calcio purtroppo è così, devi sempre dimostrare qualcosa.

Possiamo dire che i tuoi continui infortuni hanno limitato la tua carriera? Sei contento di quello che sei riuscito a fare finora?

Sicuramente avrei potuto fare di più, ma i tre infortuni al crociato mi hanno creato notevoli problemi. Un altro al mio posto si sarebbe arreso, ma io ho sempre lottato e mi sono sempre rialzato dopo ogni avversità. Ho scoperto di avere una forza mentale notevole.

Le Vespe stanno attraversando un momento nero, quale è il tuo pensiero su questa mini crisi?

Non so se è crisi o solo questione di mancanza di risultati, ma sicuramente una squadra con la qualità della Juve Stabia che vince 2 a 0 non può perdere una partita. Sono sicuro però che si riprenderanno perché oltre ad avere un’ottima rosa, hanno un allenatore bravo come

Fontana.

All’andata con il Fondi tu e Bombagi avete realizzato il doppio vantaggio. Non hai esultato, perché?

Non potrei mai esultare, ho ricordi troppo belli di Castellammare di Stabia, mi sembrerebbe di tradire un popolo che mi ha voluto bene. Certo io mi devo impegnare per la mia nuova squadra, perché mi stipendiano e mi danno la possibilità di continuare la mia carriera, ma al cuor non si comanda.

Che cosa ti sta dando in termini professionali e personali questa esperienza a Fondi dopo quella per così dire traumatica di Matera?

E’ una società seria con progetti ambiziosi anche per il prossimo anno. Qui si parla di arrivare in cadetteria. Mi trattano bene e mi fanno sentire importante.

Un saluto ed un augurio ai tifosi della Juve Stabia?

Spero che la Juve Stabia riprenda al più presto il cammino importante del girone di andata. Ai tifosi dico di stare vicino alla squadra come hanno sempre fatto. Non mi dimenticherò mai di loro perché mi hanno trasmesso sensazioni uniche. Gli auguro di raggiungere l’obiettivo prestabilito ad inizio anno.

A cura di Andrea Alfano


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