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Castellammare di Stabia

Al Teatro Sociale di Brescia: Medea di Euripide (Recensione di Diana Marcopulopulos)

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n successo di pubblico alla prima  di “Medea”,andata in scena al Teatro Sociale di Brescia martedi 9 maggio . Un omaggio al regista Luca Ronconi che la mise in scena per la prima volta nel 1996 sempre protagonista Franco Branciaroli nel ruolo di Medea. Un Branciaroli esplosivo , martedì , che recita una Medea donna e una Medea uomo . Che non interpreta una donna ma è un uomo che recita una parte femminile . Grande Branciaroli ,con maestria ha saputo trasmettere al pubblico attraverso la recita tutta una serie di difficoltà  che girano attorno al matrimonio , sciorinando un elenco interminabili di motivi  e di rischi che incorre una donna affrontando il matrimonio . Passionale e al tempo stesso freddo nella sua interpretazione , proprio come Medea . Medea una donna combattuta tra il perdono e la vendetta verso Giasone che l’ha ripudiata preferendo Glauce , figlia del re Creonte,solo per desiderio di potere . Un Branciaroli che nella sua interpretazione è coinvolgente e travolgente al tempo stesso , con vigoria nei gesti e nelle parole sfoga tutta la sua rabbia  di donna ferita . Parla e si confida con le amiche ,donne del coro . Vuole vendetta , la sta progettando . Progetta e realizza la punizione da infliggere a Giasone che ha preferito il letto di un’altra donna per brama di potere .
Non vuole essere derisa . Alla fine chi è sacrificato e paga con la vita sono i due piccoli bimbi ,gli stessi figli di Medea e Giasone ,che colpe non hanno . Bravi tutti i 14 attori , eccellenti sono le donne del coro che a tratti canticchiano come casalinghe assorte in lavori domestici , tutte consigliere di Medea . Sublime la prestazione  dei due bimbi ,solo motoria, proprio a sottolineare  l’innocenza di queste creature . Le scene curate da Francesco Calcagnini ricordano molto le sale cinematografiche degli anni 60 , così i costumi curati da Jacques Reynaud, fatta eccezione di quello di Egeo che ripropone la toga degli antichi greci ,sono attuali .
Da non perdere !

Diana Marcopulopulos

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