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Castellammare di Stabia

Al Jarreau – La scomparsa di un mito (Antonella Paparelli)

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A

l Jarreau è morto! Una frase così piccola ma che ti schiaccia il cuore con violenza. Lascia un vuoto nel mondo della musica degli ultimi decenni e da parte mia non credo sarà possibile ci sia un altro artista così.

Nato a Milwaukee nel 1940 è stato uno degli artisti più eclettici del Jazz, del Pop e del R&B che faceva spaziare la sua voce in vocalismi assurdi, velocissimi e di eccezionale levatura tecnica naturale che gli valerono numerosi premi.

Ho iniziato a seguire la sua musica solo negli anni ’80 e conservo gelosamente ogni 33 giri in vinile che acquistavo. Ma, rapita dalla sua voce, dalla sua musica e dalla sua espressività, ho cercato ed acquistato anche quelli sin dall’inizio della sua carriera. Ogni qual volta mi è stato possibile sono andata ai suoi concerti e la foto qui sotto la scattai all’Umbria Jazz del 1996.

Nel 2005, sempre all’Umbria Jazz, non persi nemmeno una nota di quel memorabile concerto in cui lui e George Benson duettarono per ore. Mio figlio non aveva nemmeno 6 anni e lo portai con me ad assistere a quel meraviglioso duetto canoro. Ma i bambini scappano da tutte le parti nei posti più impensati e mi ritrovai poco prima dell’inizio a rincorrerlo dietro al palco sino a quando non mi ritrovai davanti a Jarreau e Benson che mi sorrisero prendendo in braccio il mio piccolo fuggitivo… peccato non avessi con me la fotocamera per immortalare mio figlio in braccio a quei due giganti della musica. Vidi ancora un altro concerto di Al Jarreau al Teatro Sistina di Roma ed ero seduta in prima fila ad ammirare, ascoltare, gioire innamorandomi perdutamente di questo grandissimo artista.

Con Al Jarreau se ne va una parte importante della mia passione per la buona musica ma la sua arte canora sarà per sempre nell’olimpo degli artisti più seguiti ed amati di tutti i tempi.

Ciao grande AL

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