Troppi malati, esigenza personale. Il direttore Verdoliva : «Ho dovuto aumentare la forza lavoro, con particolare riferimento agli operatori infermieristici e a quelli socio sanitari».
«Per poter fronteggiare un carico maggiore di accessi al Pronto soccorso, all’Osservazione breve intensiva e nelle Aree di medicina ho dovuto aumentare la forza lavoro, con particolare riferimento agli operatori infermieristici e a quelli socio sanitari. Le sofferenze maggiori si registrano in area medica, mentre nelle chirurgie si lavora normalmente». Queste sono le parole di Ciro Verdoliva , direttore generale dell’Ospedale Cardarelli, uno tra i più prestigiosi, in Italia. Grande afflusso al pronto soccorso in questi giorni, verificatosi anche oggi: nella mattinata sono stati 111 gli accessi registrati. Numeri importanti che seguono quelli dei giorni scorsi. Per fronteggiare l’emergenza, i vertici del Cardarelli hanno richiamato in servizio personale infermieristico e operatori socio sanitari. La disposizione, firmata ieri dal direttore generale resta in vigore fino a lunedì 8, giorno in cui, in seguito ad una riunione tra i vertici, sarà deciso se l’ordine di servizio potrà essere soppresso, se andrà mantenuto o se andrà potenziato. Numeri che seguono quelli toccati ieri, in cui si è arrivati alla quota di 250 accessi al pronto soccorso, di cui il 70 per cento è stato dimesso nell’arco della giornate. Sempre Verdoliva ha detto: «Nel corso di queste giornate abbiamo registrato un afflusso importante anche di pazienti con patologie importanti che, pertanto, devono anche essere allettati nei reparti di degenza anche se la metà dei pazienti che arriva viene dimesso direttamente dal pronto soccorso. Ci troviamo a gestire una fase in cui alla straordinaria normalità del Cardarelli si aggiunge il particolare momento legato al freddo e al periodo influenzale»
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