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Addio a Enzo Maiorca, il ”signore degli abissi”: aveva 85 anni

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Lutto per la morte di Enzo Maiorca. Pioniere delle immersioni, era nato nel giugno del 1931. Aveva 85 anni. Oggi sarà allestita la camera ardente a Palazzo Vermexio di Siracusa, la sua città.

Siracusa – E’ morto all’età di 85 anni a Siracusa, sua città natale, Enzo Maiorca, più volte detentore del record di immersione in apnea. Era nato il 21 giugno del 1931, e dall’aprile 1994 al maggio 1996 era stato senatore del gruppo di Alleanza Nazionale. Enzo Maiorca, il “signore degli abissi”, è nato a Siracusa il 21 giugno del 1931.  Aveva imparato a nuotare a quattro anni e, per sua stessa confessione, aveva sempre avuto una gran paura del mare.

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cominciò la sua storia di immersioni. Nel 1960 coronò il suo sogno toccando -45 metri e battendo il brasiliano Amerigo Santarelli, il quale, nel settembre dello stesso anno, si riappropriò il titolo raggiungendo i -46 metri; il primato durò poco perché già in novembre Enzo raggiunse i -49 metri. Per sedici anni è il signore degli abissi fin quando, nel 1976 abbandonò il mondo dell’apnea.

Inizia l’attività agonistica nell’estate del 1956 dopo aver ricevuto da un amico la notizia che un nuovo record di apnea (-41 metri) era stato realizzato da Ennio Falco e Alberto Novelli strappadolo a Raimondo Bucher. La sua vita è costellata di record: nel 1960 scende a -45 metri, l’anno successivo a -50, nel 1962 a -51, nel 1964 stabilisce due record: -53 e – 54 metri. Il suo record è -101 metri del 1988, battuto dal -105 metri di Jacques Mayol.

Per sedici anni è il signore degli abissi fin quando, nel 1976 abbandonò il mondo dell’apnea. Nella sua carriera Maiorca ha avuto alcuni rivali storici: il più grande è stato il brasiliano Amerigo Santarelli (ritiratosi nel 1963), poi Teteke Williams, Robert Croft e Jacques Mayol, quest’ultimo l’acerrimo rivale. Il 22 settembre 1974, nelle acque della baia di Ieranto, sulla costiera sorrentina, Maiorca tentò di stabilire un nuovo record mondiale di immersione in apnea alla quota di 90 metri. La Rai trasmetteva l’evento in diretta: quando Maiorca dopo lunghi preparativi iniziò la discesa lungo il cavo d’acciaio andò a sbattere a neanche venti metri di profondità contro Enzo Bottesini, esperto di immersioni e inviato della Rai per l’occasione. Riemerse infuriato e si lasciò andare a una serie di imprecazioni, chiaramente udibili dal pubblico televisivo. In televisione tornò dopo molti anni, collaborando con Linea Blu, programma della RAI, dal 2000 al 2002.

Ha scritto anche dei libri – “A capofitto nel turchino: vita e imprese di un primatista mondiale”, “Sotto il segno di Tanit”, “Scuola di apnea”, “Il Mare con la M maiuscola” – e la sua sfida con Jacques Mayol ha ispirato “Il grande blu” (Le Grand Bleu), film di Luc Besson del 1988, uscito in Italia solo nel 2002. Dall’aprile 1994 al maggio 1996, la XII Legislatura, è senatore, eletto con Alleanza Nazionale.

Impegnato anche sul fronte ambientalista, nel settembre del 2004 riceve la Medaglia d’oro al merito di Marina, con questa motivazione:

“Figura di spicco nello sport subacqueo, il senatore Enzo Maiorca nel corso della sua brillante carriera agonistica ha conseguito risultati eccezionali e preziosi riconoscimenti sia in patria sia all’estero, indissolubilmente legato al mare, che ama e rispetta, ha dominato la scena mondiale dell’immersione in apnea per un trentennio, prodigandosi, inoltre, con passione e determinazione per la salvaguardia del patrimonio naturalistico marino, limpido esempio di amore per il mare, inteso come ragione di vita, ha contribuito, con la sua opera e la sua esaltante attività sportiva, ad accrescere il prestigio e lustro della marineria italiana in tutto il mondo”.

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