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uesta sera, si potrebbero ammirare le Acquaridi, stelle cadenti prodotte dallo sciame di polveri lasciato dal passaggio della cometa di Halley.
Uno spettacolo mozzafiato, che in realta’potrebbe essere guastato sia dalla luce della Luna, che dalle tante nuvole che in questo momento sovrastano parte della nostra Penisola.
Le Acquaridi, costituiscono una delle correnti meteoriche più cospicue dell’anno, scrive Enrico Stomeo della sezione meteore dell’Unione Astrofili Italiani (Uai).
Lo sciame infatti è attivo per buona parte del mese di maggio e al momento del picco si prevedono circa 20 meteore all’ora.
Quindi, se a causa di Luna e meteo, la pioggia di meteore dovesse essere difficile da osservare, si potrà ritentare nelle sere/notti successive ad oggi, di scorgere qualche stella cadente.
Purtroppo, rileva Stomeo, l’osservazione quest’anno verrà disturbata dal chiarore della Luna, che salirà sopra l’orizzonte quasi in parallelo col radiante, ossia il punto in cui sembrano scaturire queste stelle cadenti, che coincide con la costellazione dell’Acquario.
Poiché questa costellazione si vede meglio e più a lungo dai cieli del Sud, sono le regioni meridionali a beneficiare di un maggior tempo di osservazione dello show astronomico.
Dal Meridione questa pioggia di stelle cadenti è, infatti, visibile da quando la costellazione sorge nella seconda parte della notte, fino all’iniziare del crepuscolo mattutino.
Al contrario le regioni via via sempre più a Nord godono di un minor tempo di visibilità del radiante. Queste stelle cadenti sono generate dalla nube di detriti lasciata lungo la sua orbita dalla più famosa delle comete periodiche che visitano il Sistema Solare interno, la cometa di Halley, che è passata l’ultima volta nel 1986.
Quando la Terra le attraversa, le polveri si infrangono nell’atmosfera producendo la caratteristica scia luminosa delle stelle cadenti.
Certamente e’ uno spettacolo da non perdere, fenomeni come questi non accadono tutti i giorni, alcune volte ci vogliono anni o secoli, perche’ si possano ripetere.
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