span class="s1">Castellammare di Stabia– Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese” programma a cura della nostra redazione e in onda sulla pagina Facebook “Stabiesi al 100%”, abbiamo avuto il piacere di presentare Juve Stabia- Salernitana, che si giocherà tra due settimane, con un grande ex giocatore delle vespe, Maxwell Acosty. Ecco le sue parole:
Castellammare di Stabia– Nel corso della puntata de “Il Pungiglione Stabiese” programma a cura della nostra redazione e in onda sulla pagina Facebook “Stabiesi al 100%”, abbiamo avuto il piacere di presentare Juve Stabia- Salernitana, che si giocherà tra due settimane, con un grande ex giocatore delle vespe, Maxwell Acosty. Ecco le sue parole:
“Ho ricordi bellissimi dell’esperienza alla Juve Stabia. È una piazza che porto nel cuore, sono stato benissimo a Castellammare. La città e i tifosi mi hanno fatto sentire a casa durante la mia esperienza stabiese e sarò sempre un tifoso della Juve Stabia. Ho un rapporto stupendo con mister Piero Braglia dopo l’esperienza alle vespe, tant’è che questa estate sono stato vicino al Cosenza perché lui mi voleva fortemente. Il Rijeka, la mia squadra attuale, ha però rifiutato le offerte e per questo sono rimasto in Croazia. Sono felice di giocare ancora qui. Giocando all’estero riesco a seguire a sprazzi la Juve Stabia, ma cerco di essere sempre aggiornato sulle sorti di una delle squadre alle quali sono più legato. Sono felice che i tifosi si ricordino di me, vuol dire che ho fatto bene. La Juve Stabia è in buone mani: ci sono mister Fabio Caserta, con il quale ho un grandissimo rapporto, c’è Adriano Mezavilla che è sempre stato un leone e che tiene tanto alle vespe, e c’è Denis Tonucci con il quale ho giocato a Modena e anche lui è un gladiatore come Adriano. Sono legato a tutti. Caserta, quando giocavamo insieme, era un fratello maggiore per me. Dormivamo insieme e mi ha dato tantissimi consigli.
L’unico dispiacere dei tempi alla Juve Stabia è il non aver disputato i play off in quella stagione. Mentre la cosa più bella sono i tifosi. Ho giocato in tante squadre e in piazze importanti ma tifosi caldi come quelli stabiesi non li ho mai trovati. Sono unici. A loro dico che devono sempre sostenere la squadra, come hanno sempre fatto. Se ci fosse la possibilità, in futuro tornerei sicuramente…”