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Castellammare di Stabia

AbArte (BS): Ezio Zingarelli e la necessità del reale,

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Ezio Zingarelli procede in un percorso individuale di grande interesse, dove trova nella tecnica mista il suo stile tra diversi supporti e materiali che combina, assembla e dipinge in mescolanze autonome.

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rospettive visive nel vestire collage di pitture, inizialmente vicino agli espressionisti-astratti di matrice americana poi nell’attivare la manipolazione del senso percepito nell’estensione dell’utopia sociale dei nouveaux realiste, che supera nel divenire stesso dell’opera d’arte e nella distinzione tra artista e cut-up interpretativi.

Ezio Zingarelli(…) Ezio Zingarelli procede in un percorso individuale di grande interesse, dove trova nella tecnica mista il suo stile e la modalità d’espressione pur tenendo come base la pittura, in composizioni dense di forza creativa nella ricerca sull’oggetto trovato trasformato in opera d’arte. Non solo tele, dunque, ma altri supporti e materiali come stoffe, manifesti, giornali, juta, che combina e pennella in mescolanze autonome. In questo senso è chiaro il suo intento culturale, oltre che artistico, e ne sono palesi le ragioni al fine di proiettare condizioni che prescindono da prospettive visive ma che nel vestire collage di colore cercano contrasti tra superfici sfuggenti. Inizialmente vicino agli espressionisti-astratti di matrice americana, attiva la manipolazione del senso percepito nell’estensione dell’utopia sociale dei nouveaux realiste, che supera nel divenire stesso dell’opera d’arte e nella distinzione tra artista e cut-up interpretativi, in una varietà letteraria stilistica allorquando frammenta i giornali e li ricompone mischiati in un senso logico per la sua rappresentazione. E continua la ricerca lontano dalle esperienze ludiche di certa arte contemporanea, non foss’altro per la maturità dell’iniziarsi creativo a sessant’anni, e trovarsi oggi a settanta in un percorso in cui ha bruciato tappe intermedie di riflessioni e di evoluzioni stilistiche. (…).

(Dal testo critico di Andrea Barretta)

Durante la vernice, inaugurazione il 17 settembre ore 18:00, ci sarà la presentazione della monografia d’arte a cura e di Andrea Barretta sulla pittura di Ezio Zingarelli.

La mostra prosegue fino al 17 ottobre 2016

nei giorni e negli orari: giovedì, venerdì e sabato 9,30 – 12,30 e 15,30 – 19,30

ab/arTe

Galleria d’arte moderna e contemporanea
Vicolo San Nicola, 6
25122 Brescia
Tel. 030 3759 779

Una copia della monografia d’arte sarà data in omaggio ai presenti.

Per maggiori info http://www.abarte.it/index_file/Inmostraoggi.htm

Nota biografica

Ezio Zingarelli (1946), segue corsi di grafica e di design negli anni Settanta, poi nel 2011 frequenta il corso di “Storia dell’arte,  avanguardie e contemporanea” al Centro Culturale San Clemente di Brescia. Un iter istruttivo che pratica già nella prima personale del 2008 alla Galleria La Parada di Brescia, dove propone il suo stile chiaro fin dal titolo: “L’inizio, le influenze, il percorso … e ora gioco le mie carte”. E le ha ben giocate se nello stesso anno riceve l’invito per una collettiva alla Galleria Jelmoni Studio di Londra, e già l’anno dopo espone ancora nella sua città presso Etico Atelier. Ma il suo percorso artistico, nonostante sia concentrato in questi ultimi dieci anni, rende possibile essere considerato un “giovane” artista, se al limite dell’età concede il beneficio del futuro, giacché ha personalizzato la pienezza della maturità nel confrontarsi non con la consuetudine quanto piuttosto con l’investigare alternative nella capacità di rapportarsi con l’arte a determinare una sorta di usus scribendi artistico nel comprendere i movimenti artistici del XX secolo nei vari approcci a Milano e a Roma – con una vicinanza ai nouveaux realiste – ma senza adattarsi a nessuno di essi.

 

 

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