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A tu per tu con la fotomodella Lorih Caradonna

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e parole della fotomodella Lorih Caradonna  intervenuta in esclusiva a Vivicentro per la rubrica “A tu per tu”

A tu per tu con la fotomodella Lorih Caradonna

Lorih Caradonna, fotomodella di origini siciliane, è intervenuta in esclusiva ai microfoni di Marco Palomba e Carlo Ametrano nel corso della rubrica “A tu per tu“. Ecco le sue dichiarazioni

Come nasce questa tua passione per la moda?

“Sin da piccola ho sempre avuto questa passione, però sono stata notata per caso da un giornalista di moda e spettacolo. A quei tempi facevo la barista e lui mi disse che avevo del potenziale, ed è stato effettivamente lui a lanciarmi in questo mondo facendomi conoscere qualità che inizialmente neanche io pensavo di avere”.

Ti sei trovata subito bene in quest’ambito lavorativo?

“Mi sono trovata subito a mio agio perché sono una persona che si guarda molto davanti allo specchio, quindi davanti alla fotocamera non ho mai avuto problemi. Bisogna però sempre fare attenzione a che cosa si dice, a come ti poni perché la gente è sempre pronta a criticarti e anche questo è un valore da notare”.

Il servizio fotografico che ti sta più a cuore?

“Uno di quelli che mi ricordo di più è quello in cui ho trattato la linea Lui Jo e Moschino; lì ci ho lasciato il cuore. Parliamo di due linee che amo alla  follia, quindi aver potuto indossare i loro capire è stato emozionantissimo. Un altro grande ricordo è quando ho lavorato per la rivista Malvie di Parigi, dove mi conciarono come se fossi un mimo, completamente bianca. Quattro ore di trucco e otto ore di posa ma ne è valsa assolutamente la pena”.

A tal proposito, quanto tempo ci vuole quando si è su un set fotografico?

“Ci vuole tanto tempo. Generalmente un trucco dura dalle due alle tre ore, se aggiungiamo le altre quattro per le pose sul set… parliamo di circa otto-nove ore di lavoro, infatti quello della fotomodella è un lavoro a tutti gli effetti e a tempo pieno: sai a che ora inizi ma non quando finisci”.

 Ci parli della tua esperienza alla Milano Fashion Week?

“E’ stato molto emozionante. Mettersi in grande contatto con i nuovi brand, i nuovi designer ti fa capire le varie realtà della moda. Hai l’opportunità di percepire il look più strong, quello più elegante e questo mi ha emozionato molto. Vedere tutte le persone esperte di moda che ti conoscono è una grande soddisfazione, vuol dire che stai procedendo sulla strada giusta”.

Ti piacerebbe lavorare nel mondo dello spettacolo o magari lavorare in TV?

“Ho già fatto un po’ di cinema. Ho interpretato la parte di questa ragazza che lavora in discoteca e viene aggredita da uno stalker.

Sarà disponibile a dicembre al cinema. Mentre in ambito televisivo ho intervistato, all’International Fashion Expo, tutti i designer che venivano da varie parti del mondo quindi… sì, nel mio bagaglio c’è anche la televisione”.

Vorresti dare un consiglio alle ragazze che vogliono intraprendere la tua strada?

“Un consiglio che posso dare è di studiare tanto.  L’obiettivo è quello di provare a migliorarsi costantemente senza farsi abbattere dai social che hanno rovinato quello che è il ruolo di una modella o di una fotomodella. Bisogna avere buone agenzie che ti danno delle basi”.   

Anche il non sapersi abbattere dalle critiche che arrivano.

“Sì. In questo lavoro devi sapere che sarai sempre criticato. La gente a volte si scandalizza, ma non sanno che il corpo è arte. La gente lavora con il suo corpo: è importante trasmettere questo messaggio. Per esempio ho avuto modo di partecipare a un format sulla violenza sulle donne in cui ero nuda. Ho dovuto interpretare questo ruolo come se l’avessi subito sulla pelle, quindi involontariamente tu stai anche recitando perché devi far passare il messaggio che stai rappresentando”.

Ci dici qual è il tuo motto?

“Il motto che tengo sempre nel cuore è: ama il tuo sogno seppur ti tormenta, perché io sono costantemente lontana dalla famiglia, ho poca vita privata e nel momento in cui diventi un personaggio pubblico non è facile. Però lo devi accettare, succede anche questo”.

Se vuoi ascoltare l’intervista a Lorih Caradonna clicca sul link che segue: http://chirb.it/x94Nh9


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