Alla festa di Pontida le pizze “Aquarius” e “Sea Watch” che irridono la tragedia dei migranti: e poi fanno gli offesi quando gli si dice cosa sono e dove devono andare.
A Pontida la solita adunanza senza creanza dei nordici italioti
Penso che non dovremmo indignarci per il motivo che la lega abbia deciso di dare il nome di due imbarcazioni preposte al salvataggio di vite in mare ad altrettante pizze, già il fatto che abbiano optato per la pizza e non per la polenta la dice lunga (non me ne voglia la polenta che da un paio di mesi ho rivalutato).
La pizza per quanto sia un cibo semplice e di umili origini, è un pasto di condivisione e di amore, esiste un atto d’amore più bello che quello di salvare vite?
Alle pizze sono stati dati sempre nomi belli e simpatici come
- la pizza madre, la Marinara, altro non è che l’esplosione dei profumi dei popoli d’amore (parafrasando De Crescenzo), l’aglio, il pomodoro e l’origano;
- la Margherita con la quale un pizzaiolo partenopeo rese omaggio alla visita della regina;
- la Capricciosa di cui si racconta che un pizzaiolo battezzó questa pizza in onore della sua amata renitente che alla fine sposó;
- la 4 Stagioni che anticamente era suddivisa da due listelle di pasta che delimitavano quattro settori in cui venivano disposti i prodotti tipici di ogni stagione.
Vedete!
Ogni pizza è un atto d’amore e loro inconsapevolmente hanno fatto la stessa cosa anche se non rientrava nelle loro intenzioni così come non rientra nelle nostre dare nomi come: pizza lega, pizza Salvini o pizza Centinaio anche perché dovremmo condirle con escrementi, liquami e porcherie varie.
E chest’è! ?
Ciro Noviello
