8 marzo a Castellammare. Con il Cif Castellammare oggi cerchiamo di ribadire il reale senso dell’8 marzo. In un momento molto particolare per tutti, le iniziative solite del Cif Castellammare per questa giornata sono state rinviate, in ottemperanza alle misure precauzionali per la limitazione del contagio da coronavirus, ma la Presidente Fiorella Girace, insieme alle tante attiviste, ribadisce e sottolinea l’importanza dell’impegno comune e costante.
8 marzo a Castellammare. L’impegno delle donne per le donne in una giornata e per tutto l’anno.
Ogni anno la stessa storia, ogni anno il solito tormentone che inizia già giorni prima, negli ultimi anni diffuso in modo virale, è il caso di dirlo, attraverso i social, dell’impellenza di “festeggiare” l’8 marzo. Io davvero mi chiedo e vi chiedo cosa vi sia da festeggiare, ammesso che davvero stessimo parlando di una festa. Ma non è così! In tanti lo sanno ma continuano ad usare questa accezione. E allora c’è bisogno di ribadirlo, sempre e comunque, affinché anche una sola persona che possa leggere sappia di cosa stiamo realmente parlando.
L’8 marzo è la GIORNATA INTERNAZIONALE PER I DIRITTI DELLA DONNA, non “comunemente detta anche festa della donna” come sto leggendo in tanti articoli ed ascoltando da tante voci, alcune anche abbastanza autorevoli, vi è una difficoltà pratica, c’è da pensare, ad articolare le parole giuste: GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA. La “festa della donna” è quella che hanno inventato commercianti vari, con la complicità delle donne stesse, per permettere a queste ultime, soprattutto a quelle che normalmente non hanno diritto a nessuna forma di svago, di avere il loro “lecito” momento di follia, la “festa della donna” è quella che va in onda ogni anno, nei locali di ogni sorta e che vede in molti casi raggiungere livelli veri e propri di aberrazione. Questa “festa della donna” è quella che ogni anno rinnega e getta alle ortiche il lavoro di tante donne che, al contrario, lottano , per tutte, per vedere riconosciuti diritti che ancora oggi, in tante parti del mondo, ma anche nel nostro paese, facciamo fatica a rivendicare ed ottenere.
E non è neanche vero che questa data è stata scelta per ricordare un incendio in una fabbrica di New York nel quale morirono centinaia di operaie accaduto l’8 marzo 1908, no, non è vero, è una leggenda metropolitana, intrisa di voluta drammaticità forse per mettere in secondo piano l’origine ben più seria di tale giornata.
Tra le associazioni più attive in tal senso, a Castellammare opera il Centro Italiano Femminile, sempre in prima linea anche e soprattutto per contrastare la violenza di genere, quella che, come purtroppo ci narrano le cronache quotidiane, sfocia nei più efferati femmicinidi senza sosta e anche quando non si arriva al più triste epilogo si assiste a gravi difficoltà da parte delle vittime di violenza familiare nel dar seguito alle denunce e nell’essere tutelate esse stesse prima e i loro figli poi. A tal proposito la giustizia ha ancora un duro lavoro da espletare e auspichiamo che quanto prima possa esserci novità rassicuranti.
“A Castellammare c’è molto associazionismo, soprattutto femminile – a parlare è Fiorella Girace, Presidente del Cif Castellammare di Stabia – ci sono tante iniziative, forse anche troppe, sarebbe stato auspicabile, in questi ultimi anni, che in una giunta con 3 assessori donna si riuscisse a coordinare meglio le proposte che le associazioni fanno, finora per tanti motivi questo non è avvenuto. Cogliamo l’opportunità di questa pausa di riflessione forzata, la prima che io ricordi in tanti anni di attività, credo infatti che da 30 anni questa sia la prima volta che non partecipi o promuova nessun evento in questa giornata, dicevo quindi approfittiamo di questa pausa per riflettere su come procedere al meglio per magari poi ripartire col piede giusto”
Il Cif Castellammare ha rinviato quest’anno, in ottemperanza alle misure precauzionali per la limitazione del contagio da coronavirus, l’evento che caratterizza ormai da 4 anni la giornata internazionale delle donne, cioè di dedicare la piazza Matteotti per un giorno alle donne con il nome di Piazza 8 marzo, la Presidente Girace ci comunica che sarà proposto al consiglio comunale di lasciare uno spazio intitolato all’8 marzo per sempre, per ricordare i sacrifici fatti dalle donne in ogni tempo e soprattutto dalle donne stabiesi “La nostra non è una città facile da vivere in tutti i sensi, a partire dai trasporti per finire ai servizi, le donne hanno tante difficoltà e vorremmo che da questo punto di vista la qualità della vita di noi tutte potesse migliorare”
In queste particolari ore e giorni che stiamo vivendo il Cif Castellammare ha voluto comunque far sentire la propria voce e vicinanza a tutte le donne “In questo momento il nostro pensiero va alle donne che sono in prima linea per frenare il contagio del coronavirus – afferma Pina Scognamiglio del Cif Castellamare – e non intendiamo solo il personale medico e paramedico che sta facendo un grande lavoro, ma anche le donne che tutti i giorni si battono anche su altri fronti come le mamme lavoratrici che hanno il problema dei figli a casa e che magari non hanno aiuti o quelle che non possono pagare una baby sitter, come sempre il carico della cura e dell’accudimento e di conseguenza delle responsabilità e dell’impegno per le donne è doppio , anche in questa situazione,”
Mai abbassare la testa, quindi, perché la strada da fare è ancora tanta e in salita, le piccole e grandi conquiste effettuate non sono da considerarsi traguardi superati o scontati “Purtroppo i passi indietro si possono sempre fare – continua Pina Scognamiglio – ed anche velocemente, per cui l’attenzione deve essere sempre desta e quello che si chiede in ogni momento è soprattutto sempre il Rispetto”
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