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4 chiacchiere con…Luigi Pavarese

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Luigi Pavarese parla ai microfoni di Vivicentro per la sesta puntata di “4 chiacchiere”

 

Ospite della nuova puntata di 4 chiacchiere è Luigi Pavarese. Con l’ex ds del Napoli ci focalizziamo sulla sosta dovuta alle nazionali. Pausa, verrebbe da dire, che poteva anche evitarsi: “Per fortuna che  c’è stata questa grande Italia – ha detto Pavarese in esclusiva- nonostante mancassero uomini importanti comunque ci ha fatto capire che Mancini sta lavorando in maniera molto determinata e con un gruppo di giovani molto forti e chissà, forse è stato un bene il rinvio all’anno prossimo dell’Europeo che si sarebbe dovuto svolgere quest’anno. Inoltre, l’essere saliti nel ranking Uefa è qualcosa di ancora più importante“.

 

Luigi guarda dunque positivo, anche in casa Napoli, sperando che l’Italia ridia agli azzurri lo stesso Insigne visto nelle sfide di Nations League:” Insigne ha capito di essere un grande calciatore. Da anni , parliamo dei tempi di Mazzarri , consigliai al Napoli di riprenderlo. In quel periodo Insigne era a Pescara, era il primo anno in B con Zeman: già lì faceva tutta la fascia. Fatto sta che dall’anno successivo Insigne entrò in pianta stabile nel Napoli“.

 

Di ricordi ce ne sono tanti, ma ora testa al presente, alla sfida col Milan tra rientranti e assenze, una su tutte quella di Victor Osimhen:”L’assenza di Osimhen potrebbe sconvolgere i piani tattici di Gattuso. Ma Rino è un grandissimo tecnico. Credo che oggi e domani sarà fondamentale cercare di capire in  che condizione rientrano tutti i nazionali, in particolare quelli provenienti dall’America“.

 

Un’assenza importante, ma gli uomini per rimpiazzarlo ci sono:” Credo che il Napoli abbia trovato una certa quadra iniziando a giocare in un determinato modo. Venendo a mancare uno come Osimhen però è possibile che possa essere Mertens a sostituirlo nel ruolo di unica punta in cui il belga tanto bene ha fatto nelle stagioni precedenti“.

 

Non è esclusa però la carta Petagna:”Mi è sempre piaciuto. E’ un ragazzo che ora ha raggiunto la sua maturazione sia fisica che mentale. C’è da dire che ha  fatto anche tanta gavetta: è stato nelle giovanili del Milan, passando per l’Atalanta e chiudendo con la Spal prima dell’approdo in azzurro. E’ un ragazzo consapevole secondo me del fatto che potrebbe essere chiamato a partita in corso anche per pochi minuti, ma lì deve essere determinante“.

 

Occhio però a sottovalutare il Milan:” Tralasciando la pessima partita in Uefa contro il Lille, la squadra è in grande fiducia, cresce molto forte. Non è una partita però determinante, ma lo può essere da un punto di vista morale, nella crescita della propria convinzione e della forza della propria squadra”.

 

Milan in campo poi giovedì, così come il Napoli. Tutti in Europa League con gli azzurri che vengono considerati seri pretendenti per la vittoria finale, anche se Paverese preferisce predicare calma:” Su questo meglio andare cauti. Senza dubbio il Napoli ha la rosa e la mentalità per poter primeggiare in questa competizione anche perché c’è voglia nel volersi confermare in Europa. Bisogna anche dire che il Napoli non ha uomini solo per questa competizione: la rosa è completa in ogni reparto e ci lascia ben sperare per il futuro, sia per quanto riguarda il campionato che per l’Europa League“.

 

 

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