21enne stuprata da un imprenditore e un pusher nigeriano: “Violenze inaudite”
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eviziata per cinque ore consecutive da un imprenditore di Parma e da un nigeriano. È la terribile storia di una ragazza di 21 anni, che ha vissuto un supplizio senza uguali. A confermarlo è stato il medico che l’ha visitata al pronto soccorso: “Mai viste lesioni del genere”, ha riferito.
Il dirigente della squadra mobile di Parma, Cosimo Romano, ha descritto quanto avvenuto alla giovane nella città ducale: “La ragazza è stata portata al pronto soccorso e il referto non lasciava spazio ad alcun dubbio: 45 giorni di prognosi per ecchimosi, lesioni, ferite su tutto il corpo. Ma più di questi 45 giorni pesano le parole di un medico, il quale ha detto che in 7 anni di pronto soccorso non si era mai trovato davanti una donna con delle lesioni del genere, parlando di violenze brutali”.
I fatti risalgono al 18 e il 19 luglio. Il noto imprenditore, 46 anni, aveva invitato la ragazza a uscire insieme, lei aveva accettato. A fine serata sono andati a casa di lui, un attico.
Lì, l’uomo ha chiamato il suo pusher, un nigeriano, si è presentato nell’abitazione con la droga richiesta. Da quel momento è iniziato l’inaudibile.
La ragazza è stata legata, imbavagliata, affinchè non potesse urlare, frustata e violentata dai due uomini per cinque ore di fila. Il tutto senza smettere di assumere droga.
Quando è stata liberata, l’hanno violentata per l’ennesima volta. Poi finalmente è riuscita ad andare via dall’abitazione. Ha preso un taxi ed è tornata a casa.
Non ha raccontato nulla ai genitori, ma loro avevano capito che qualcosa di orribile era accaduto: la ragazza aveva segni evidenti della violenza su tutto il corpo, forti dolori e non riusciva ad alimentarsi.
Trasportata al Pronto Soccorso, i medici le hanno dato una prognosi di 45 giorni ed è immediatamente partita la segnalazione alla Squadra Mobile. Gli agenti hanno così identificato i presunti responsabili e per loro è arrivato alla fine l’arresto.
Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, ha commentato con rabbia e amarezza la vicenda: “Difficile – ha scritto su Facebook – anche da leggere fino in fondo. Sia fatta giustizia senza sé e senza ma. A nome di tutta la comunità parmigiana e della sua gente, ci stringiamo attorno alla ragazza che ha subìto forme di violenza indicibili. #Parma faccia scudo attorno a questa giovane donna e non la lasci mai sola. Ora c’è bisogno del sentimento forte e compatto di tutta la nostra piccola, grande comunità”.
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