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omenica 21 ottobre il 1866 avvenne il plebiscito di annessione del Veneto e della Provincia di Mantova al Regno d’Italia dei Savoia. Ma facciamo un passo indietro. Nell’ aprile del medesimo anno, il Regno d’Italia strinse un’alleanza con la Prussia allo scopo di annettere ai propri territori Venezia e Trento, contro l’ Impero Austriaco. A seguito della terza guerra d’indipendenza italiana, Venezia e Trento il 19 ottobre 1866 furono ceduti all’Italia in una stanza dell’hotel Europa sul Canal Grande . I veneti e i mantovani furono chiamati al voto per quello stesso fine settimana attraverso un manifesto apparso nei pressi del comune di Mantova che così recitava:
« La popolazione di questa Città come delle altre del Veneto, viene invitata ad esprimere la sua volontà di riunirsi al REGNO D’ITALIA mediante PLEBISCITO, e perché ciò possa compiersi senza indugi, è intenzione del Governo del RE che si ponga mano subito alle relative disposizioni.
La votazione seguirà nei giorni 21 e 22 corrente in ore da destinarsi. La Città di Mantova sarà divisa in sei Sezioni in ciascuna delle quali funzioneranno cinque Probi Viri per la legalità dell’atto.
Saranno ammessi a dare il loro voto tutti i Cittadini che hanno compiuti gli anni 21, che sono domiciliati da sei mesi nel Comune e, meno le donne, non è escluso che chi subì condanna per crimine, furto o truffa. I Cittadini che hanno fatto parte dell’Esercito Nazionale o dei Volontarii durante la campagna per l’indipendenza Nazionale saranno ammessi al voto anche se non abbiano compiuti gli anni 21.
La votazione seguirà secondo la formula qui sotto esposta. I bollettini stampati in questo senso si distribuiranno in località che saranno indicate con altro avviso. I Cittadini esprimeranno la loro volontà di aggregarsi al Regno d’Italia portando all’urna che si troverà nella località pure da destinarsi o il bollettino stampato od altro anche manoscritto che valga alla manifestazione della volontà.
CITTADINI
Accorrete festosi al compimento di un atto che nel mentre assicura un èra da tanto sospirata addimostrerà anche novellamente che fra noi non esiste che un unico voto una sola aspirazione, l’unione nostra alla grande famiglia Italiana sotto l’egida del Magnanimo Re VITTORIO EMANUELE.
FORMULA
«Dichiariamo la nostra unione al Regno d’Italia sotto il Governo Monarchico costituzionale del Re Vittorio Emanuele II e de’ suoi successori» »
Ci fu un plebiscito totale il 99,9% di persone votarono il sì, furono soltanto 69 le schede contrarie. Ma tutto questo è truffa o realtà? Secondo lo scrittore storico Beggiato, tutto questo non può essere considerato veritiero, per due motivi, il primo è di carattere storico-culturale: i veneti storicamente hanno sempre cercato di essere un popolo indipendente dallo stato sovrano, il secondo è quello delle percentuali sballate. Ma ovviamente non sono da escludere le tante parate svolte a Venezia e nel resto del Veneto con il tricolore italiano.
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