Mihajlovic: “Coronavirus? Restiamo in casa. Serie A? Da finire senza polemiche”

L’allenatore del Bologna si racconta durante il periodo di quarantena Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna,...

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L’allenatore del Bologna si racconta durante il periodo di quarantena

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, è costretto alla quarantena tra le mura domestiche – come il resto del popolo italiano – per far fronte all’emergenza Coronavirus che sta mettendo in ginocchio l’Italia. L’ex calciatore di Lazio e Inter lancia anche un appello raccontando la propria esperienza personale.

Ecco le dichiarazioni di Mihajlovic alla Gazzetta dello Sport:
Com’è la vita in casa?
“Per me piacevole. Non sto sminuendo nè i pericoli del coronavirus, che debelleremo, nè l’ansia di chi magari non è abituato a stare chiuso in casa. Anche mia moglie Arianna sembra un leone in gabbia: fa l’uncinetto poi si alza, poi lo riprende, poi va in cucina, poi in camera, poi torna… Si muove più lei di certi calciatori in campo (ride, ndr). Esce solo per fare la spesa. Ognuno ha il suo vissuto, non faccio paragoni. Ma secondo te dopo aver vissuto due guerre, le bombe che potevano distruggerti la casa, i coprifuoco, sarà mai un problema stare a casa, sul divano davanti alla tv, leggere un libro o andare in terrazzo a fumare? Dopo mesi in ospedale stare in casa con la mia famiglia intorno è un privilegio… Dopo la malattia ho detto spesso che ogni cosa ha riacquistato per me valore e mi sembra bellissima: una boccata d’aria, una doccia con l’acqua che ti scende sul viso, un panorama. Io ormai apprezzo ogni singolo momento della mia vita. Oggi posso aggiungere qualche aspetto derivante dallo stare in casa”.

Cantava Arbore: «Tu nella vita comandi fino a quando, hai stretto in mano il tuo telecomando…» Chi comanda in casa Mihajlovic?
“E me lo chiedi? Arianna. Fa il tiki taka meglio di Guardiola tra Rai, Mediaset, La7, Sky. Tra un telegiornale e l’altro c’è l’alleggerimento. Poi quando spunta Maria De Filippi fine dello zapping. Sto diventando un esperto dei suoi programmi da Amici a C’è Posta per Te”.

Macho Sinisa, occhio alla risposta: anche Uomini e Donne?
“Quello lo fanno dopo pranzo, e di solito mi addormento sul divano, mentre la sera quando si addormenta Arianna parto io con film e serie tv. Libri, internet, telefono, videogiochi… C’è di peggio no? Ci chiedono solo questo: stare in casa. Gli ospedali in alcune regioni sono pieni, le terapie intensive non bastano per tutti. Io so di cosa parlo purtroppo. E non c’è solo il coronavirus da curare negli ospedali: i medici stanno facendo un lavoro enorme, abbiamo il dovere di aiutarli evitando che il contagio aumenti e di essere un pericolo per le fasce più deboli e delicate di salute”.

Come gli anziani…
“Si dice, muoiono soprattutto gli anziani con altre patologie, come fosse una consolazione… Gli anziani non sono un numero, sono una risorsa. Sono la nostra storia, i nostri affetti, il nostro cordone ombelicale, quello che ci ha permesso di essere ciò che siamo. Agli italiani dico, seguiamo le istruzioni che ci danno, dopo il picco arriverà la discesa e allora il dopo sarà bellissimo. La normalità della vita quotidiana, un abbraccio, lo stare insieme, il piacere di andare a vedere una partita di calcio”.

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