Di Marzio: “Scacco matto a tutti di De Laurentiis con Ancelotti, ma ora servono acquisti”

Le sue parole Gianni Di Marzio, ex allenatore e dirigente sportivo, ha parlato a Tuttosport:...

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Le sue parole

Gianni Di Marzio, ex allenatore e dirigente sportivo, ha parlato a Tuttosport:

E’ rimasto stupito dell’arrivo di Ancelotti al Napoli? “Si, è stata una vera sorpresa. De Laurentiis ha dato scacco matto a tutti. Nelle sue intenzioni Ancelotti farà da garante per il pubblico napoletano che teme che il presidente non si voglia discostare dalla strategia del puntare sui giovani talenti piuttosto che su campioni già affermati”. 

E il Napoli di cosa ha bisogno per annullare il gap con la Juventus? “Servono giocatori di personalità. Uomini con gli attributi, come Reina. Non si può perdere uno scudetto in albergo a Firenze demoralizzandosi guardando in tv la rimonta della Juventus contro l’Inter da 2-1 a 2-3. Ma Reina è appena andato via dal Napoli. E infatti vedo una contraddizione, un paradosso nel matrimonio Napoli-Ancelotti perchè non credo che De Laurentiis riuscirà a comprare i giocatori di personalità e carisma che desidera il tecnico, continuando invece a puntare su giovani di talento, ma pur sempre giovani. Quello che invece servirebbe sono almeno 3 o 4 leader che guidino lo spogliatoio”. 

Sta dicendo che il matrimonio durerà poco? “Questo no. Ancelotti è venuto per vincere lo scudetto e ce la potrebbe fare perchè è un allenatore eclettico, pratico, che ama le verticalizzazioni. E’ cresciuto alla scuola di Sacchi ma è in grado di far variare gioco alle sue squadre, anche se lui predilige giocare con il play maker basso come ha fatto con Pirlo al Milan e Xabi Alonso al Bayern. Infatti a Monaco è andato in difficoltà proprio dopo aver perso il suo regista”.

E il divorzio con Sarri come se lo spiega? “A mio avviso Sarri è stato mal consigliato. Prima ha esitato a rinnovare perchè forse aveva capito che dopo tre anni di grandissimi elogi e nessuna vittoria il suo ciclo al Napoli era finito, anche perchè a gennaio aveva subito le delusioni dei mancati acquisti di Verdi e Politano. E adesso, dopo il colpo di De Laurentiis con Ancelotti, è rimasto prigioniero di quell’assurda clausola da 8 milioni di euro”.

Cambiamo argomento: cosa ne pensa del Var? “Sono favorevole. E’ il futuro. Però dipende sempre dagli uomini. Quello che penso è che gli arbitri dovrebbero liberarsi dalla sindrome di protagonismo che li pervade: il miglior arbitro è quello che non si fa notare. Inoltre devono essere imparziali, non devono farsi condizionare da determinati ambienti”. 

Come vede il prossimo campionato? “Il Napoli e la Roma continueranno a svolgere il ruolo di anti-Juve. La Roma ha preso Cristante e fa bene a vendere Nainggolan, che non è stato convocato per mondiali forse anche a causa dei suoi comportamenti fuori dal campo. Adesso deve acquistare il centrocampista veloce e dinamico che manca al suo organico. L’inter sicuramente la vedo meglio del Milan: ha molti campioni ma non gioca ancora da squadra perciò è difficilmente migliorabile sul mercato. Spalletti se vorrà fare il salto di qualità dovrà riuscire a costruire il gruppo. Io credo molto nella Lazio che quest’anno ha stupito tutti con un calcio futuristico e il prossimo anno farà ancora meglio centrando la qualificazione in Champions League. Considero Inzaghi il nuovo Guardiola: Simone, come Pep, è un bravissimo allenatore che è arrivato ai vertici per meriti, facendo tutta la gavetta e vincendo sia con le giovanili della Lazio sia con la prima squadra. Inzaghi sa gestire benissimo sia i giovani che i campioni, sa fare squadra ed è un uomo radicato nell’ambiente Lazio e amatissimo dai Laziali”.

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