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Il Roma – Mertens è tornato: Gattuso spinge per il suo rinnovo

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Il tecnico calabrese ha chiesto alla società il rinnovo dell’attaccante belga

L’infortunio è alla spalle, adesso Dries Mertens è tornato a pieno servizio e lo ha fatto regalando tre punti al suo Napoli nella complicata trasferta sarda di Cagliari. L’obiettivo, oltre al raggiungimento di un piazzamento in Europa col club, è quello di superare Marek Hamsik nella classifica dei marcatori più prolifici della storia azzurra. Intanto, il tecnico Gennaro Gattuso spinge per il rinnovo dell’attaccante belga.

Ecco quanto scritto dall’edizione odierna de Il Roma:
“Non c’€™aveva mai pensato, i suoi obiettivi erano altri, poi è bastato reinventarsi, improvvisamente, per cambiare i propri orizzonti. Mertens era un esterno come tanti quando s’è riscoperto attaccante centrale, prima non era neppure un titolare fisso, scortava il talento di Insigne facendolo rifiatare e ogni tanto lasciando fosse lui a starsene in panchina, la loro era una rivalità sportiva, leale, che poi s’è trasformata in collaborazione. Ora che la storia è ad un passo, risulta piacevole voltarsi, ricordando cos’è accaduto, com’è stato possibile che Dries, il sorridente belga prelevato nel 2013 dal Psv, abbia scavalcato Maradona e ora sia ad un solo gol di distanza da Hamsik. Ne mancano due per diventare il marcatore più prolifico nella storia del Napoli, lui che ha sempre vissuto il calcio da un’€™altra prospettiva, partendo da sinistra per accentrarsi, ma da quattro anni s’è riscoperto punta letale, un bomber tascabile capace di segnare 120 gol in sette anni azzurri.
CHIRURGO. Il gol a Cagliari è un’€™altra perla che si aggiunge al vasto repertorio: Mertens segna da fermo, col destro, facendo girare il pallone quanto serve, spedendolo sul secondo palo, quindi in rete, senza che Cragno, immobile e sorpreso, possa minimamente intervenire. Serviva una gran giocata per sbloccare una gara equilibrata ed è arrivata dall’artista del gol, dall’€™ex ala ora centravanti, da quel “fenomeno” – come Gattuso lo ha definito – che sa fare tutto, anche la boa, nonostante i centimetri, perché bravissimo ad offrire una sponda ai compagni per far salire la squadra nei momenti di difficoltà. I problemi fisici sono alle spalle, Mertens s’è ripreso, sta ritrovando anche continuità da titolare: era partito dal primo minuto con l’Inter e, complice l’assenza di Milik, è stato confermato al centro dell’€™attacco anche col Cagliari.
UN SOLO GOL. Ora ne manca un’altra, di magia, per abbracciare Hamsik, poi un’altra ancora per scavalcarlo. Dopo il Brescia c’è il Barcellona, segnare il gol decisivo in Champions renderebbe ancor più prestigioso il traguardo, ma nella sua testa c’è altro, non solo la gloria personale: Mertens – e lo sta già facendo – vuole condurre il Napoli lontano dai guai, spera (come l’€™allenatore) in un filotto di partite senza porsi limiti, facendo i dovuti calcoli solo alla fine. Le prospettive del club sono alla base dei suoi dubbi sul rinnovo al pari dell’€™aspetto economico, ugualmente importante: Mertens, 33 anni a maggio, vuole capire cosa ne sarà del futuro, suo e della squadra, per questo ancora temporeggia. Avrebbe potuto già firmare per un’€™altra società e invece è ancora tutto aperto. Ma prima c’è l’€™aggancio alla storia”.

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