Koulibaly: “Sarri fondamentale per la mia crescita. Un onore giocare la Champions al San Paolo”

Kalidou Koulibaly, difensore azzurro, ha rilasciato un’ intervista a So Foot Club. Ecco quanto evidenziato:...

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Kalidou Koulibaly, difensore azzurro, ha rilasciato un’ intervista a So Foot Club. Ecco quanto evidenziato:
“Sono arrivato al Napoli molto giovane e nel pieno della forma fisica, questo mi ha dato la possibilità di concentrarmi sull’ aspetto tattico. Sarri è stato molto importante da questo punto di vista, lavora tanto sulla fase difensiva e questo mi ha permesso di migliorare. I suoi metodi sono molo diversi rispetto a quelli di Benitez. Ora mi sento più maturo dal punto di vista tattico e mentale.
Champions? Poterla giocare è un sogno che avevo sin da bambino. Abbiamo buone opportunità di accedere alla fase successiva visto che manca una favorita nel girone. La vittoria al San Paolo contro il Benfica è stata sensazionale. Questo stadio e questa tifoseria offrono emozioni uniche.
Higuain? Ognuno fa le proprie scelte, ma non capisco perché sia andato via senza dire nulla. Io non l’ avrei fatto.
Napoli? Si parla dei soliti luoghi comuni ma quando sono arrivato ho trovato una città fantastica. Questa città e questo popolo sono speciali, mi hanno accolto benissimo. Cerco di essere gentile con tutti quando cammino per strada, è chiaro che ho anche bisogno di un po’ di privacy.
La scorsa stagione veronica contro la Roma? Sono un difensore molto forte fisicamente ma provo costantemente a migliorare la mia tecnica. Mi sento in fiducia quando ho il pallone tra i piedi e provo sempre a giocarlo. Quello fu un gesto istintivo, senza pensare.
Deschamps? Mi fece molto ridere il fatto che non fosse a conoscenza del mio impiego con il Senegal. La mia è stata una scelta personale fatta con orgoglio, non ho mai avuto contatti con la Nazionale francese. Quest’ anno abbiamo un buon gruppo e siamo pronti ad affrontare le Qualificazioni ai Mondiali di Russia. Il Senegal manca dal 2002, prima c’è  la Coppa d’ Africa.
Sono cresciuto metà francese e metà senegalese, questo mix di culture mi ha fatto subito comprendere i veri valori dello sport”.

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