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Samp-Roma, Di Francesco: “Partita insidiosa e quello che c’è intorno non aiuta a prepararla. Ora come ora Dzeko gioca dal 1′”

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NOTIZIE AS ROMA – È finalmente giunto il momento di recuperare la gara contro la Sampdoria in trasferta non giocata il 9 settembre scorso causa maltempo. Fondamentale per gli uomini di Di Francesco accaparrarsi l’intera posta in palio per restare attaccati al treno del quarto posto dopo il segno X maturato al Meazza, gara in cui la Roma stava vincendo fino a 10 minuti dalla fine del match.

Nel frattempo, però, le voci di mercato impazzano e Dzeko ed Emerson sembrano sempre più vicini al trasferimento al Chelsea.

Tra 36 ore ci sarà una partita per noi importantissima. Devo cercare di preparare al meglio anche i giocatori più chiacchierati e attualmente tutti i calciatori che sono a disposizione sono della Roma e basta. Poi si ascolta tutto, come ha detto il direttore“. Queste le prime parole dell’allenatore abruzzese nella conferenza stampa della vigilia di Sampdoria-Roma appena conclusasi.

Con l’Inter?
“È stata esaltata la prova del nostro portiere ma in altre occasioni non è mai stato impensierito al contrario di Handanovic. Felicissimo di poter avere Alisson che è il portiere del futuro”.

La Sampdoria?
“Dite ‘in forma’ valutando solo le ultime partite. Vanno spesso in verticale, non so se ci sarà Quagliarella, che trasforma in oro tutto quello che tocca. È una partita insidiosa e tutto quello che c’è intorno non ti aiuta a prepararla”.

Dzeko?
“Oggi come oggi parte titolare ma non ho ancora parlato con lui, ho voluto lasciarlo tranquillo perché gli arrivano tante voci, vere o no non lo so. Se è un giocatore della Roma deve giocare, ma valuterò assieme al ragazzo”.

De Rossi?
“Difficilmente lo recupereremo per la gara di mercoledì, ci abbiamo provato ma è in forte dubbio”.

Cosa perderebbe la Roma senza Dzeko?
“Parliamo di un quualcosa che non esiste in questo momento. Schick e Defrel possono rivestire il ruolo di centravanti ma al momento è Dzeko. La scelta potrebbe ricader sull’esterno o su un altro centravanti puro”.

I

calciatori che sono in una fase transitoria, come si stimolano? El Shaarawy e Gerson come stanno?
“Non siamo in un momento ottimale, specialmente in mezzo al campo ho obiettivamente delle difficoltà e questo potrebbe un po’ modificare l’assetto. Dal punto di vista psicologico devo far leva sulla grande professionalità di alcuni calciatori, la situazione va affrontata a testa alta con grande serietà e personalità da parte di tutti”.

In che senso la società determina?
“Si scegli un percorso, se ci sono delle situazioni da limare non posso andare a fare i conti in casa di nessuno. Io sono uno che non scappa mai, affronto le cose e basta. Non è questione di essere d’accordo o no, ho scelto di essere allenatore della Roma e lo farò fino in fondo, qualsiasi cosa accada”.

Perché sono tremate le gambe contro l’Inter?
“Quando non riesci ad uscire anche una palla buttata ti permette di essere aggressivo. È l’atteggiamento dei calciatori ad accorciare sulla palla che conta. Negli ultimi 10 minuti eravamo troppo distanti dalla palla, abbiamo mollato un pochino. Non avere avuto la possibilità di avere un centrocampista di ruolo in panchina non mi ha permesso di fare il mio gioco”.

Ha parlato con Schick che forse sarà il titolare in campionato e in Champions?
“Patrick deve migliorare nel fare le cose con cattiveria e detrminazione. Il gol che ha fatto ieri in allenamento gli può dar fiducia per il futuro”.

Le hanno mai chiesto di non far giocare un calciatore per questioni di mercato?
“Ho sempre scelto in grandissima autonomia la formazione, sceglierò solamente io se far giocare o meno Dzeko”.

Ancora Strootman regista?
“Non è stata la prima volta, con la Spal e anche in allenamento è successo spesso. Devo dire che lo ha interpretato coem piace a me, per la posizione e la continuità che ha avuto in partita mi è piaciuto molto e potrà essere riproposto non soltanto domani ma anche in altre occasioni”.

Diretta testuale di Claudia Demenica Copyright vivicentro common

 


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