Quelle belle auto chiamate Innocenti

La Innocenti è una delle più importanti storiche aziende meccaniche italiane, fondata da Ferdinando Innocenti,...

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La Innocenti è una delle più importanti storiche aziende meccaniche italiane, fondata da Ferdinando Innocenti, un fabbro della provincia di Pistoia.

La Innocenti fece l’ingresso anche sul mercato automotive nei primi anni 60, quando oltre il 70% dell’immatricolato era Fiat e una buona fetta del mercato era occupato dalle italiane Lancia e Alfa Romeo. Il primo esemplare di automobile Innocenti, la Innocenti A40 che non era altro che una Austin A40 assemblata in Italia, vide la luce nell’ottobre del 1960. Successivamente fu il turno della IM3, la J4, la I5 per poi arrivare alla Innocenti 950 Spider, una cabrio di ridotte dimensioni costruita interamente nello stabilimento di Lambrate.

A metà degli anni 60, con la commercializzazione della Mini Minor, fabbricata su licenza British Motor Corporation, la Innocenti fece arrivare il marchio al grande pubblico. Le finiture più lussuose studiate per la clientela italian, la fecero diventare una vettura trendy e, con le versioni cooper, adatte anche ai guidatori più sportivi.

Poco dopo, la British Leyland rilevò completamente il settore auto dell’Innocenti, facendo nascere la Layland Innocenti e trasformando Lambrate il centro di smistamento dei veicoli diretti in Europa. Debuttarono così la Regent, cioè l’Austin Allegro, e la Mini 90 o Mini 120. La “nuova” mini si presenta come una piccola vettura a 3 porte che derivava dalla Mini inglese seppur con una carrozzeria totalmente rinnovata e dal disegno molto moderno di Nuccio Bertone. Fu l’auto meglio nota con il claim: “5 posti in 3 metri”.

Gamma Mini 90 e Mini 120
Gamma Mini 90 e Mini 120

A seguito di una forte crisi, Alejandro De Tomaso, insieme alla GEPI, nel 1976 rilevarono stabilimenti e marchio e così nacquero le versioni sportive Mini De Tomaso. Con la Mini Mille vide luce il primo restyling della Mini Bertone e, a partire dal 1982, si procedette ad un ulteriore ritocco estetico con molte varianti soprattutto nelle motorizzazioni.

Innocenti Mini De Tomaso
Innocenti Mini De Tomaso

Nel 1988 nacque la Innocenti 500 che riportò  in attivo i bilanci della casa milanese. Con un nuovo motore Daihatsu di 548cc, fu prodotta negli allestimenti L e LS.

Nel 1990, De Tomaso iniziò a passare quote dell’Innocenti a FIAT, e nascono così la Small 500 e una versione a passo lungo rinominata Small 990. Con le versioni catalizzate, che recavano l’adesivo CAT sul portellone posteriore, la mini bertone giunse al termine con la Innocenti Small 500 SE (su carrozzeria 990), numerata e con portachiavi di argento.

Innocenti 500
Innocenti 500

 

Innocenti 990
Innocenti 990
Innocenti 500 SE
Innocenti 500 SE

 

E così, nel 1993, venne definitivamente chiuso lo stabilimento Innocenti di Lambrate, che, dal 1991, veniva utilizzato per il montaggio di alcuni esemplari della Fiat Panda.

A partire dal 1993, e fino al 1997, il marchio Innocenti continuò a vivere per la commercializzazione in Italia di veicoli di origine Fiat fabbricati all’estero come la Yugo, rinominata Innocenti Koral, la Uno brasiliana, con la nuova denominazione Innocenti Mille e la Fiat Duna week-end, col nuovo nome di Innocenti Elba. La Uno seconda serie, prodotta in Polonia, fu commercializzata con la denominazione Innocenti Mille Clip mentre le versioni vetrate del Piaggio Porter furono rinominate Porter 4 Innocenti, con quattro posti, o Porter 6 Innocenti, con sei posti. Un gruppo facebook è interamente dedicato a queste auto.

Innocenti Koral
Innocenti Koral
Innocenti Mille Clip
Innocenti Mille Clip
Porter 4 Innocenti
Porter 4 Innocenti

Gli stabilimenti Innocenti di Lambrate sono stati oramai abbattuti in gran parte e sull’area sta nascendo un nuovo quartiere residenziale. È sopravvissuta la palazzina degli di via Pitteri,  trasformata in residenza per anziani, e gli uffici dell’ex Centro Studi di Via Rubattino, che viene utilizzato come magazzino. Resiste il cosiddetto “Palazzo di Cristallo”, unico rimasto in piedi dell’area produttiva.

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