Il Podio Gialloblu di Sicula Leonzio – Juve Stabia 2 – 3

Al Sicula Trasporti Stadium è delirio stabiese. La Juve Stabia vince con un’incredibile rimonta portandosi...

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Al Sicula Trasporti Stadium è delirio stabiese. La Juve Stabia vince con un’incredibile rimonta portandosi vicinissima al proprio grande sogno

PODIO

Medaglia d’oro: a Fabio Caserta, lo Special One della Juve Stabia. La poderosa vittoria di Lentini porta l’autografo del tecnico delle Vespe, che ribalta la propria squadra nella ripresa trasformando in un’apoteosi una gara che sembrava maledetta. Senza preclusioni tattiche, senza idee di cui essere prigionieri, senza paura nel rischiare quando serve un piano B (lettera a caso): Fabio Caserta è l’emblema del tecnico moderno. Il condottiero delle Vespe subito dopo il raddoppio della Sicula getta nella mischia Mezavilla, Elia e Torromino, avendo ragione su tutto; doppietta del brasiliano, grazie anche ad un assist di Torromino, per la prima volta determinante in positivo nei suoi mesi stabiesi, e rete del sorpasso siglata da Elia. Ennesima vittoria, personale e di squadra di Fabio Caserta, in grado di miscelare alla perfezione la polvere da sparo in suo possesso per creare un mix esplosivo e letale: e dire che da un’altra città siciliana, per tutta la stagione, si sono dedicati con le parole a sminuirlo come tecnico. Alchimista.

Medaglia d’argento: ad Adriano Mezavilla, l’uomo della Storia. Il 34 brasiliano irrompe come un ciclone nel match, abbattendo per due volte la porta della Sicula Leonzio, prima con un colpo di testa imperioso e poi con un destro secco, fotocopia (ma senza deviazione) della rete con cui aveva messo a segno la terza rete a Rieti nel girone di andata. La sensazione, o certezza, a prescindere dalle immense qualità tecniche, fisiche e tattiche, è che Adriano senta come nessuno la maglia della Juve Stabia: Mazavilla non gioca contro qualcuno, ma gioca per qualcuno, per quel popolo che lo ha adottato nove anni fa e che lo ha riabbracciato in estate; probabilmente lo stemma della Juve Stabia è diventato un tatuaggio sulla pelle del brasiliano, inarrestabile proprio alla luce dell’innamoramento mai finito con i colori gialloblu. La giornata di oggi consegna Adriano ai più grandi, qualora non ci fosse già, della Storia della Juve Stabia, a prescindere dagli anni, dalle generazioni e dalle preferenze personali. Figlio di Stabia.

Medaglia di bronzo: a Salvatore Elia, che spacca l’ennesima gara della sua stagione. Il 21 scuola Atalanta per gli avversari delle Vespe è come la criptonite per Super Man o l’aglio per un vampiro: semplicemente devastante. Caserta lo sceglie quando è il momento critico, quando il banco deve saltare ed Elia, come al solito, premia la lucidità del suo allenatore. Pronti via e appena entrato salta due uomini sulla fascia regalando a Paponi il primo gioiello della sua partita. La gemma più preziosa, però, Elia la conserva fino al 71esimo minuto quando beffa Pane col diagonale che in manda in estasi un città intera, vicina e lontana. La rete con cui l’esterno gialloblu consente alla Juve Stabia di mettere la freccia, scalcia nuovamente il Trapani a quattro punti, rimettendo tutto nelle mani delle Vespe. Ennesima giocata strepitosa di Elia, che alla sua prima stagione tra i professionisti dimostra di essere già pronto per categorie superiori, verso cui si sta avviando con la casacca gialloblè addosso. Tempesta perfetta.

CONTROPODIO

Nonostante gli evidenti errori di alcuni elementi in campo, preferiamo che in una giornata così bella e decisiva nessuna Vespa si accomodi sul contropodio. Del resto, anche domenica scorsa abbiamo scelto questa linea editoriale, che evidentemente ha portato fortuna…

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