Il Podio Gialloblu di Crotone – Juve Stabia 2 – 0

Ancora una delusione per la Juve Stabia che, dopo 90 minuti di resistenza, nel recupero...

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Ancora una delusione per la Juve Stabia che, dopo 90 minuti di resistenza, nel recupero si lascia trafiggere due volte dal Crotone, che rompe il tabù dello Scida

PODIO

Medaglia d’oro: a Danilo Russo, che risponde presente alla chiamata di Fabio Caserta. Lanciato tra i pali dopo le indecisioni mostrate dal titolare, il portiere stabiese ricomincia la sua storia gialloblu con una prestazione convincente e condita da ottime parate. Russo semina tranquillità tra i pali, volando sulla botta dalla distanza di Barberis, cui poco dopo nega ancora il gol da pochi metri. Solo problemi muscolari dovuti alla lunga inattività ne compromettono la serata.

Medaglia d’argento: a Paolo Branduani, che nella ripresa salva la Juve Stabia. Sembrava la serata in cui il portiere dei record potesse avviarsi verso l’abdicazione, invece la reazione del 26 è da grande calciatore. In poco più di mezz’ora sono tre gli interventi provvidenziali dell’ex Spal, il più difficile sulla conclusione deviata di Crociata, replicato anche su Junior Messias.

Medaglia di bronzo: a Francesco Forte, unico a dare vivacità all’attacco. Prova volenterosa della punta scuola Inter, alla prima da titolare con le Vespe. A differenza del suo partner d’attacco, Forte, pur senza ricevere palle con cui rendersi pericoloso, fa quel che può nell’interesse della squadra: scatta, prende falli, offre sponde e gioca in verticale. Se avesse modo di giocare più vicino alla porta avversaria potrebbe fare molto male ai rivali.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: ad Alessandro Rossi, ancora non pervenuto. La gara dell’ex Salernitana e Venezia si compone del nulla; Rossi scende in campo con la stessa voglia che uno studente ha di subire una difficile interrogazione. Il 9 non tiene palla, non gioca di fisico, non accenna nemmeno uno scatto verso la difesa rossoblu per andare in pressing. Non era la serata per fare gol, senza dubbio, ma la differenza di intensità ed impegno rispetto a Forte è evidente. Sembra capitato in campo per caso e quasi non essere interessato all’esito della gara.

Medaglia d’argento: a Fabrizio Melara, impalpabile in entrambe le fasi di gioco. Il cross errato che quasi beffa Cordaz non può salvare la prestazione dell’esterno romano, che evidentemente soffre il ruolo di quinto a tutta fascia. In una serata avara di spunti di fantasia, Melara è sempre impreciso al cross o in affanno in copertura. Molla completamente la presa dopo il vantaggio del Crotone, non seguendo il suo avversario nell’azione che porta al raddoppio degli uomini di Stroppa.

Medaglia di bronzo: a Mariano Izco, che stecca la prima al servizio dell’ex compagno Caserta. Certamente non al meglio della forma a causa dei problemi che ne hanno condizionato il mese di agosto, l’argentino però non prende per mano la squadra come ci si aspetterebbe, anche non al top, da uno con il suo curriculum ed il carattere. Troppi errori di appoggio per il 13, che insieme ad Addae, anche lui non al meglio, quasi mai riesce ad ostacolare le intenzioni del Crotone.

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