Alessandro Mastalli, l’arma in più della Juve Stabia
Alessandro Mastalli non perdona. Avete mai provato a chiedervi perché il finale di ‘L’attimo fuggente’, ogni volta, ci commuove? Il professor John Keating (Robin Williams), cacciato dalla scuola, lascia l’aula per l’ultima volta. I suoi ragazzi non ci stanno, gli rendono omaggio. Uno dopo l’altro, salgono in piedi sul banco ed esclamano: «Capitano, mio capitano!». Questa scena è ricordata ovunque. Quella scena ci colpisce perché tutti sentiamo di aver bisogno di un maestro, di un capitano di battaglia. Sempre, dovunque, a ogni età . Desideriamo, magari senza rendercene conto, una guida che indichi la strada.
E poco importa se il ‘capitano, mio capitano’ è giovane, magari classe 1996, ma ne dimostra almeno 10 in più in personalità . Della qualità abbiamo detto tutto, della classe e importanza per questa Juve Stabia quasi. Alessandro Mastalli è tutto questo. Ancora in gol nella vittoria interna al Menti contro il Matera, quel gol su cross di Canotto che spacca il match, quell’inserimento che illumina, quel tracciante sul campo che spaventa le difese. Capitano, mio capitano!
E sono 5 in stagione, sembra quasi una mezza punta, ma è una mezzala. Sono 3 gol nelle ultime 5 gare di campionato. Ancora un gol che lo rende imprevedibile per le difese avversarie e quasi un pericolo numero uno da temere. Sa buttarsi dentro con scelta di tempo giusta, sa rendersi pericoloso in ogni dove. Leader, ormai, in campo e fuori, e testa sulle spalle. Futuro? A quello penserà a fine stagione. Atalanta, Cagliari e diversi club di serie B ci provano, lo cercano, vogliono portarlo in categorie importanti. Intanto ha da lottare con la sua Juve Stabia, con il 24 sulle spalle e la fascia sul braccio. Poi chissà , magari può essere raggiunta proprio con la sua Juve Stabia. E allora avanti tutta, ‘Capitano, mio capitano!’
a cura di Ciro Novellino
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