Il mondo realistico di Carlo Goldoni incontra quello onirico e talvolta inquieto delle marionette. Il Centro Teatrale Bresciano (CTB) inaugura la sua cinquantaduesima Stagione, intitolata “L’equilibrio degli opposti”, con un evento di grande prestigio: Sior Todero Brontolòn, rilettura della celebre commedia goldoniana che vede protagonista assoluto Franco Branciaroli, per la regia di Paolo Valerio.
Lo spettacolo, una produzione del CTB con il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia e il Teatro de gli Incamminati, sarà in scena al Teatro Sociale di Brescia (via Felice Cavallotti, 20) da martedì 21 a domenica 26 ottobre 2025. Le rappresentazioni si terranno tutti i giorni alle ore 20.30, con l’eccezione della domenica (ore 15.30).
Attori e Marionette: l’Inconscio in Scena
La vera cifra stilistica di questa produzione, realizzata in collaborazione con I Piccoli di Podrecca, risiede nell’originale intuizione di affiancare agli attori in carne ed ossa le marionette, che fungono da loro alter ego.
“Il mondo di Goldoni, il mondo delle marionette, due universi che si incontrano”, spiega il regista Paolo Valerio nelle sue note. Le marionette agiscono come “un doppio dei personaggi, l’anima e l’inconscio che muove le azioni e il corpo”, creando un dialogo scenico talvolta armonico, talvolta conflittuale con l’attore. In questo allestimento, la marionetta diventa “il lato oscuro, per sopportare e reagire all’orrore domestico” della casa di Todero, offrendo una chiave per decifrare un personaggio “odioso ed egoista”.
La drammaturgia, curata da Piermario Vescovo, mantiene un rigoroso rispetto filologico per il testo della maturità goldoniana e per la sua lingua, che è già di per sé poesia.
Branciaroli e la sfida di Todero
Il personaggio di Sior Todero è un’evoluzione estrema del “rustego”. Se i burberi veneziani di Goldoni potevano conservare qualche tratto bonario, Todero ne è completamente privo. È un uomo avaro, tirannico con la servitù, opprimente verso il figlio e la nipote, perennemente diffidente.
Nonostante la sua natura respingente, la magistrale scrittura di Goldoni ha reso questo ruolo una vetta ambita dai più grandi interpreti della scena italiana, da Cesco Baseggio a Giulio Bosetti, fino a Gastone Moschin.
Oggi la sfida è raccolta da Franco Branciaroli, una colonna del teatro italiano, che torna sul palcoscenico bresciano per offrire una nuova e inaspettata interpretazione. Si rinnova così il sodalizio artistico con Paolo Valerio, dopo il successo dell’originale e dissacrante Shylock ne Il Mercante di Venezia.
Sul palco, Branciaroli sarà affiancato da un cast di prim’ordine: Piergiorgio Fasolo (Pellegrin), Stefania Felicioli (Marcolina), Alessandro Albertin (Gregorio), Ester Galazzi (Fortunata), Riccardo Maranzana (Desiderio), Valentina Violo (Cecilia), Emanuele Fortunati (Meneghetto), Davide Falbo (Nicoletto) e Federica Di Cesare (Zanetta).
Completano il team creativo le scene di Marta Crisolini Malatesta, i costumi di Stefano Nicolao, le luci di Gigi Saccomandi, le musiche di Antonio Di Pofi e i movimenti di scena di Monica Codena.
Approfondimento all’Università Cattolica
Per chi desiderasse approfondire i temi dello spettacolo, il CTB e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia organizzano un incontro della rassegna “Letteratura e Teatro”. L’appuntamento è per giovedì 23 ottobre alle ore 17.00 nell’Aula Magna dell’Università (via Trieste, 17).
Piermario Vescovo, curatore della drammaturgia, terrà una conferenza sul testo di Goldoni, con letture di brani dell’opera a cura dell’attore Antonio Palazzo. L’incontro, curato scientificamente dalla prof.ssa Lucia Mor, è a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Lo spettacolo Sior Todero Brontolòn è realizzato con il sostegno di Ministero della Cultura, Gruppo A2A, Fondazione ASM, Gruppo BCC Agrobresciano, ABP Nocivelli.





