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opo una pausa di quattro anni è tornato sulla scena Enrico Montesano, un attore di grande bravura e simpatia, che ha fatto la storia del cinema, della televisione e del teatro italiani degli anni ’70, ’80 e ‘90.
Enrico Montesano, un’inossidabile celebrità della risata, che per il suo ritorno con il monologo comico “Si fa presto a dire”, ha scelto proprio il Teatro Supercinema di Castellammare di Stabia, nell’ambito della rassegna Teatrale “La stagione di Luca”.
Grazie a Luca Nasuto, attore, drammaturgo e poeta, nonché direttore artistico del Teatro, un mito dello spettacolo come Enrico Montesano è venuto a Castellammare, per la gioia dei suoi numerosissimi fan.
Indimenticabili le sue interpretazioni in film come Febbre da cavallo, Il conte Tacchia, Grandi Magazzini o in commedie musicali Rugantino, Bravo! e Se il tempo fosse un gambero, o le sue performance in varietà televisivi coenrico monenricme Fantastico e Quantunque io o in serie televisive di successo come Pazza Famiglia.
Quante serate della nostra vita ha allietato Enrico Montesano con le sue battute? E anche ieri sera non ha deluso il folto pubblico intervenuto.
Sul palco una vecchia valigia, uno sgabello, un leggìo: non serve altro a un grande attore dalla verve irresistibile come Montesano per catturare l’attenzione del pubblico. A riempire la scena è lui, con la sua travolgente comicità.
Un monologo comico effervescente con divertenti aneddoti sugli inizi della sua carriera artistica, su grandi attori con cui ha lavorato, come Aldo Fabrizi e Marcello Mastroianni, o sulle feste di piazza nei paesini, le processioni, i riti religiosi.
Con uno showman come Enrico Montesano si può ridere anche di problemi seri come l’inquinamento, la “fuga” della Fiat e di altre grandi aziende, il declassamento dell’Italia, quarta potenza economica mondiale negli anni ’80, che oggi stenta a riprendersi dalla crisi economica.
Esilarante il confronto tra lo stile di vita dei ricchi – i rampolli della famiglia Agnelli – costretti a contenere gli eccessi per salvaguardare la loro immagine, e quello dei poveri che si abbandonano ai comportamenti più grossolani e scurrili.
Non potevano mancare alcuni personaggi del suo repertorio comico molto amati dal pubblico, come Torquato il pensionato, perennemente “ingrifato”, e Prudence, la romantica donna inglese, alla quale in Italia pare tutto molto pittoresco, anche la diffusa e imperante maleducazione.
Tante le barzellette che, raccontate sul palco del “Supercinema” da un attore comico del calibro di Enrico Montesano, hanno suscitato nel pubblico dello storico teatro stabiese un’incontenibile ilarità.
Anche le battute comiche hanno offerto all’attore uno spunto di riflessione. Ad essere preso di mira è il “politicamente corretto”, che impedendo di scrivere barzellette su alcune tipologie umane, innesca una sorta di censura che limita la creatività dell’artista.
Le spassose battute che, prendendo di mira alcune categorie di persone suscitano simpatia e ilarità, sono barzellette d’altri tempi, non possono essere più raccontate, ha rilevato l’attore.
Al giorno d’oggi è difficile far ridere ed essere “politicamente corretti” perché si rischia di offendere alcune minoranze. Ma la barzelletta è una specie di “zona franca” della scrittura che prende bonariamente in giro un po’ tutti. Allora perché indignarsi? È possibile ironizzare superando il diktad del politicamente corretto? È una discussione ancora aperta.
Altri temi trattati: la pandemia, i social, la tecnologia, l’uso e l’abuso di parole straniere, in una scoppiettante satira politica e sociale che suscita il riso, ma che ci fa anche riflettere.
Una serata indimenticabile ieri al Teatro Supercinema con Enrico Montesano, un attore che ha fatto la storia del cinema, della televisione e del teatro italiani, nell’irresistibile monologo comico “Si fa presto a dire”.
Un plauso a Luca Nasuto per aver portato a Castellammare di Stabia il grande teatro nazionale, rappresentato da uno dei più famosi attori comici italiani che speriamo di rivedere presto, oltre che a teatro, sul piccolo e grande schermo.
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