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Castellammare di Stabia

Al Teatro Stabile Santa Filomena a Castellammare di Stabia ‘O Sole ‘A luna ‘E stelle ‘E Tarocche napulitane

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Al Teatro Stabile Santa Filomena una rappresentazione emozionante e fiabesca, ‘O Sole ‘A luna ‘E stelle ‘E Tarocche napulitane – Spettacolo antologico sui 22 Arcani maggiori dei Tarocchi, con un insolito e suggestivo viaggio tra miti e leggende della cultura napoletana, alla scoperta delle verità ancestrali nascoste in ogni storia.A portare avanti quest’originale progetto di teatro musicale napoletano è Giuseppe De Chiara, storico, scrittore, autore teatrale ed interprete di grande talento, in scena con la brava attrice Gabriella Striani e con lo strepitoso baritono Antonio Sarnelli de Silva, vincitore di numerosi concorsi nazionali ed internazionali.

Prendendo spunto dall’opera “I Tarocchi” di Oswald Wirth, Giuseppe De Chiara ha deciso di portare a teatro, attraverso la fiaba e la combinazione varia di diverse arti performative, leggende, miti e storie tratte in gran parte dalla favolistica partenopea e riadattate in forma drammaturgica.In tutte le culture ci sono fiabe e racconti che traducono in senso narrativo il significato esoterico di un determinato arcano.

Gli Arcani Maggiori dei Tarocchi sono in realtà dei Simboli che si trovano in tutte le culture, antiche e moderne, come archetipi che agiscono dentro di noi, immagini simboliche cristallizzate nell’inconscio collettivo.Interpretati magistralmente da Giuseppe De Chiara, sulla scena, gli Arcani diventano personaggi forti e carismatici come “Giovanna, la regina napoletana”, che rappresenta il terzo Arcano, quello dell’Imperatrice, l’energia femminile, la madre terra, la donna di potere.

A dar credito alla leggenda, la regina Giovanna II d’Angiò Durazzo sarebbe stata una donna dissoluta ed assassina, che dopo ogni amplesso avrebbe dato in pasto al coccodrillo, che gli era molto caro, tutti i suoi amanti.Nelle società antiche il successo femminile suscitava invidia e diffidenza e alle donne che raggiungevano il potere non erano certo perdonati il talento o la ricchezza e la macchina del fango le colpiva senza pietà. Stessa sorte sembra toccare alla regina Giovanna, personaggio di grande impatto, nella sua insaziabile brama erotica.

Personaggi non inventati da De Chiara, ma frutto di una lunga ricerca: irriverenti come Il Diavolo, il quindicesimo Arcano, entità soprannaturale essenzialmente malvagia, presentato con tutti i nomi della tradizione partenopea di cui abbiamo perso la conoscenza, spiazzanti come la Papessa, il secondo Arcano.Il personaggio della Papessa sulla scena non è l’emblema della sapienza in tutte le sue forme secondo il significato esoterico, ma è presentato attraverso la reazione popolare molto colorita e irriverente, alla scoperta che il papa era in realtà una donna.

L’undicesimo arcano, la Forza, rappresentato da San Giorgio che sconfigge il drago a due teste e le tante altre figure storiche o leggendarie, nella messa in scena, prendono vita e brillano di luce propria, grazie all’intensa interpretazione di Giuseppe De Chiara e degli altri due straordinari performer.Sia le parti cantate, con musiche originali del maestro Stefano Busiello, sia quelle recitate, in versi che attingono al ricco repertorio di termini partenopei, sono fenomenali, di grande forza evocativa e ci immergono in epoche passate, emozionandoci o divertendoci.

Il lessico è ampio e variegato, con un’elevata quantità di parole arcaiche, frutto di una accurata ricerca del napoletano antico, e quale lingua più della lingua partenopea, idioma antichissimo che presenta termini di molte culture, è in grado di avvicinare al mondo degli archetipi e quindi alla matrice invisibile di ogni storia?

‘O Sole ‘A luna ‘E stelle ‘E Tarocche napulitane – Spettacolo antologico sui 22 Arcani maggiori dei Tarocchi è un’opera dissacrante, comica, intrigante, dalle mille sfaccettature, che l’autore definisce “un progetto di un teatro musicale napoletano di tipo esoterico”.Uno spettacolo originale, godibilissimo, che ci incuriosisce e ci diverte, stimolando la nostra immaginazione e le nostre riflessioni, guidandoci alla ricerca del significato ancestrale dell’arcano, del mistero e dell’ineffabile: uno spettacolo da non perdere.

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