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Università Federico II, svolta quantistica a Napoli grazie al computer Partenope: Raggiunti alti risultati

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Un passo avanti decisivo per il calcolo quantistico in Italia.Il gruppo di ricerca del Centro di Computazione Quantistica Superconduttiva dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ha ottenuto performance senza precedenti nell’esecuzione di un Quantum Gaussian Sampling (QGS), un algoritmo cruciale per la simulazione di distribuzioni di probabilità con vaste applicazioni in settori come Quantum Machine Learning, Crittografia e Finanza Quantistica.

Il successo è stato reso possibile grazie a un approccio unico: intervenire contemporaneamente sia sull’ottimizzazione delle operazioni logiche (il software) sia sulla configurazione fisica del processore (l’hardware).Protagonista di questa impresa è ‘Partenope’, il computer quantistico superconduttivo a 25 qubit ospitato presso l’ateneo napoletano e finanziato dall’ICSC – Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data and Quantum Computing.

Questa ricerca, frutto della sinergia tra Università Federico II, Intesa Sanpaolo e la startup G2Q, segna un punto di svolta, confermando Napoli come hub strategico nell’ecosistema quantistico nazionale.

Il Vantaggio dell’Hardware “Aperto”

L’attuale panorama del calcolo quantistico è dominato da computer ancora soggetti a errori e limiti architetturali.In questo contesto, la filosofia progettuale di ‘Partenope’ si è rivelata vincente.

A differenza delle soluzioni cloud disponibili sul mercato, spesso definite ‘black box’ (scatole nere), il sistema della Federico II è interamente progettato con criteri di modularità e integrabilità.Questo approccio “aperto” garantisce un controllo totale su ogni componente, sia hardware che software, permettendo un’innovazione continua e mirata.

“Affidarsi a sistemi chiusi può essere estremamente limitante e penalizzante, poiché l’inaccessibilità all’hardware impedisce aggiornamenti flessibili e limita le performance algoritmiche”, spiega Francesco Tafuri, responsabile del Centro. “La filosofia progettuale adottata per ‘Partnenope’ fornisce al contrario la possibilità di esplorare insieme ad aziende e ricercatori soluzioni algoritmiche che permettono di sfruttare al meglio la macchina quantistica.”

Questa estrema flessibilità, unita a un’elevata affidabilità raggiunta tramite rigorosi processi di calibrazione e riduzione del rumore, ha reso ‘Partenope’ la piattaforma ideale per le esigenze di Intesa Sanpaolo e G2Q.

Una Collaborazione Strategica per la Finanza Quantistica

Il progetto nasce da un’esigenza concreta di Intesa Sanpaolo, che aveva già riscontrato limiti invalicabili tentando di eseguire algoritmi simili su altri elaboratori quantistici.

“Un problema che ha trovato soluzione proprio grazie alla profonda comprensione dei meccanismi di funzionamento del processore ‘Partenope’ e alle competenze di ottimizzazione algoritmica dei ricercatori”, specifica Davide Corbelletto, team leader del Quantum Competence Center di Intesa Sanpaolo.

La collaborazione ha permesso non solo di generare le distribuzioni di probabilità attese, ma soprattutto di controllarne i parametri caratteristici.

Questo risultato è di enorme rilevanza per la Finanza Quantistica, che mira a risolvere problemi complessi come il credit risk modeling o il derivative pricing con maggiore rapidità e accuratezza.Il successo dimostra come la collaborazione tra settore pubblico e privato sia un motore fondamentale per l’innovazione, capace di tradurre la ricerca d’avanguardia in un vantaggio competitivo concreto per il “Sistema Paese”.

Con questo traguardo, il Centro della Federico II si consolida come un esempio di successo del modello di innovazione promosso dal PNRR attraverso il Centro Nazionale ICSC, fondato sulla sinergia pubblico-privato e sulla formazione di nuove figure professionali altamente specializzate.

I Gruppi di Ricerca

Quantum Computing Napoli (QCN) – Federico II

Riconosciuto hub internazionale per lo studio di sistemi superconduttivi, il gruppo QCN della Federico II, che conta circa 20 membri, ha raggiunto notevoli risultati nella caratterizzazione di dispositivi quantistici e nella creazione di nuovo hardware, entrando a pieno titolo nel network europeo di computazione quantistica.

G2Q Computing

Startup deep-tech italiana specializzata nello sviluppo di algoritmi per l’Ottimizzazione e il Machine Learning su computer quantistici NISQ (Noisy Intermediate-Scale Quantum).Progetta architetture ibride classico-quantistiche e tecniche di riduzione del rumore.

Quantum Competence Center – Intesa Sanpaolo

Coordinato da Davide Corbelletto, il centro è attivo dal 2020 nella ricerca industriale sulle applicazioni delle tecnologie quantistiche ai servizi finanziari, esplorando il potenziale vantaggio del quantum computing in termini di velocità e accuratezza delle soluzioni.

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