Nonostante un elevato livello di gradimento da parte degli assistiti per le cure ricevute, emerge la necessità di snellire le procedure di accoglienza e ridurre le attese per l’avvio dei percorsi terapeutici per i malati di cancro. È questa la principale conclusione dello studio CARECAMP (Cancer Care Performance Evaluation in Campania Peripherical Areas), un’indagine finanziata tramite i fondi del PNRR all’interno del programma Tuscany Health Ecosystem (THE).La ricerca, guidata dal Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi (DISAQ) dell’Università “Parthenope”, si è avvalsa della collaborazione dell’IRCCS Fondazione G.
Pascale e della Rete Oncologica Campana, diretta dal Dr.Sandro Pignata.
La supervisione scientifica è stata affidata al Prof.Francesco Schiavone, a capo del VIMASS Lab, un laboratorio di ricerca focalizzato sull’innovazione e il miglioramento delle prestazioni nel settore sanitario.
L’analisi si è concentrata sulle performance delle strutture sanitarie situate nelle zone interne e meno popolate della regione, esaminando in particolare le province di Avellino, Benevento e i distretti più distanti della provincia di Salerno.I risultati mostrano che il tempo complessivo che intercorre dall’accettazione del paziente all’erogazione della terapia si mantiene, pur con qualche oscillazione, entro gli standard previsti.
Tuttavia, alcuni indicatori specifici rivelano margini di miglioramento:
- L’effettiva presa in carico (Pre-GOM) scende al di sotto della soglia ideale dell’80%, passando dal 63% al 58%.
- L’intervallo tra la presa in carico e la definizione del piano di cura (GOM1) subisce una contrazione drastica, crollando dal 92% al 38%.
- Il tempo che passa dalla decisione terapeutica all’inizio del trattamento (GOM2) presenta una lieve flessione, dal 96% al 91%, rimanendo comunque su livelli considerati adeguati.
Un dato molto positivo riguarda l’esperienza diretta dei pazienti: il loro grado di contentezza per l’assistenza ottenuta è notevole, attestandosi su un valore medio di 3,80 su una scala di 5, a riprova della dedizione del personale e della qualità offerta dalle strutture sanitarie locali.





