Emergenza babygang: Carfagna attacca De Magistris che risponde: “È un momento complicato e serve la responsabilità da parte di tutti”.
Sono dure le parole di Mara Carfagna in merito agli eventi che drammaticamente stanno interessando Napoli, “frame” di violenza che hanno visto coinvolti diversi bambini come vittime, ma alquanto grave è la cifra considerevole dell’infanzia che si appresta invece a tenere il coltello ed impressionare, nonché aggredire coetanei. Mancanza di concretezza, proposte vane secondo la portavoce dei deputati di Forza Italia e consigliere comunale a Napoli, nonché ” il soldato di partito“, come denominata su “L’espresso”: «La miseria è la cifra dell’azione amministrativa e politica di Luigi de Magistris e che lui, proiettando, la applichi ai suoi avversari politici è sintomo di disperazione. Mentre dall’opposizione arrivano proposte su età imputabile, patria potestà, lotta alla dispersione scolastica, che possono essere condivise o meno, da lui, che avrebbe la responsabilità di governare la capitale del Mezzogiorno, partono invece solo invettive e aria fritta, specialità in cui eccelle». C’è l’esigenza da parte del centrodestra di dare risposte concrete al disagio che, a detta dell’onorevole, mancano altrove: «Noi avvertiamo il dovere di dare risposte all’emergenza sociale e criminale che vive la città, lui, ancora una volta, strumentalizza, accusando gli altri di farlo, per ottenere quella visibilità che ama conquistare anche se questo significa speculare sulle sofferenze dei suoi cittadini».
span style="font-family: georgia,palatino,serif;font-size: 16px">Non resta a guardare il Sindaco di Napoli De Magistris che parla di «abbraccio politico misero tra Valente e Carfagna sul tema del Daspo» aggiungendo che «mi fanno pensare che questa campagna elettorale la si voglia fare strumentalizzando cose che meritano grande rispetto e una grande credibilità istituzionale. È un momento complicato e serve la responsabilità da parte di tutti, mi auguro che le forze politiche impegnate in campagna elettorale mettano in campo programmi e non misere polemiche».
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