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Castellammare di Stabia

A Roma un Tavolo tecnico per rilanciare le Terme di Castellammare

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Conferenza stampa del sindaco di Castellammare di Stabia per informare dell’incontro tenuto al Ministero dello Sviluppo Economico per il problema Terme

A Roma un Tavolo tecnico per rilanciare le Terme di Castellammare

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astellammare di Stabia – Dopo le tante richieste partite da più direzioni, si è tenuto uno dei tanti sospirati tavoli per affrontare i problemi che chiedono urgenti soluzioni a Castellammare.
Un tavolo tecnico che si è tenuto a Roma, presso il Ministero dello Sviluppo Economico (Mise) per affrontare il problema Terme.

Sull’esito dell’incontro il sindaco ha convocato gli organi di informazione per fare, appunto, chiarezza sull’incontro avvenuto e su quelle che sono le prospettive di rilancio del complesso termale stabiese.

Presenti all’incontro il segretario Generale del Mise Salvatore Barca, Paolo Praticò per Invitalia, (Agenzia del Ministero dell’Economia), il sindaco di Castellammare Gaetano Cimmino, con una delegazione del Comune, il consigliere regionale di opposizione Gennaro Saiello, il consigliere comunale Francesco Nappi e i deputati del gruppo del Movimento 5 stelle del collegio di Castellammare Teresa Manzo, Carmen Di Lauro e Luigi Iovino, questi ultimi promotori presso il Ministero della convocazione di detto Tavolo tecnico.

“Abbiamo messo in campo – ha esordito il primo cittadino – un percorso per la privatizzazione e dunque la gestione del complesso termale a Castellammare che sarà unico per la Campania”.
Un proficuo dialogo con la Regione Campania e la sottoscrizione di un protocollo d’intesa impostato sulla sanità, trasporti e concessioni minerarie.

E’ risultato che nei fatti la Regione era praticamente assente a quel tavolo, ma il sindaco a questa sottolineatura ha risposto che questa sinergia sicuramente va ratificata con un protocollo d’intesa anche con la Regione e altri enti e organismi territoriali che saranno chiamati al tavolo della concertazione.

Un’opportunità, il confronto con il Ministero, ha ancora affermato Cimmino, per attuare quanto affermato con il DOS, ovvero il rilancio del turismo che non può che passare attraverso il rilancio delle Terme.

Un incontro che ha creato i presupposti per accompagnare chi intende partecipare al bando per i due stabilimenti, dunque il privato che deve sentirsi tutelato, al quale vanno forniti elementi e strumenti chiari.

Il Mise, ha comunicato Cimmino, è disponibile a mettere in campo agevolazioni fiscali che, appunto, accompagneranno il privato che intende investire sulle Terme.
“Si è creata una bella sinergia – ha aggiunto il sindaco – e tanti investitori ci stanno guardando con interesse e attenzione”.

Riunione nella quale si è deciso di rimuovere tutti i possibili ostacoli sia giuridici e sia urbanistici che attualmente pesano sulla struttura e stabilito un percorso in tre step possibili.

Il primo per la creazione di una task force di tecnici che affiancheranno quelli del Comune, per appunto individuare gli ostacoli esistenti dal punto di vista tecnico giuridici e logistici.
Il secondo step, un protocollo d’intesa tra gli enti interessati affinché ognuno si impegni a creare condizioni per attrarre investitori.

Il terzo step la pubblicazione del nuovo bando con il Mise, bando che è già abbozzato, ha affermato Cimmino, con linee guida tracciate dal professionista al quale quest’amministrazione ha affidato detto incarico per scongiurare ogni rischio di fallimento.

Il sindaco ha poi affrontato il problema delle Nuove Terme in liquidazione, ribadendo che si sta procedendo con quanto deliberato nel passato: le strutture che potevano essere vendute e quelle che invece che potevano e possono essere utilizzate.

Nessuno spezzatino, ha ancora dichiarato, è un percorso obbligato di una situazione che viene da lontano.
“E’ un percorso difficile – ha affermato – ma ci sono tutti gli ingredienti per rilanciare il termalismo a Castellammare. E per questo un invito alle forze di opposizione a guardare all’interesse della città. Questo è un momento storico, una opportunità che non possiamo farci sfuggire”.

Un cronoprogramma di massima prevede entro fine febbraio la sottoscrizione di un protocollo aggiuntivo con la Regione Campania per la richiesta di fondi finalizzati alle Terme, inizio marzo sottoscrizione del protocollo d’intesa con il Ministero e poi il bando.
Bando complessivo per le due strutture, Antiche Terme e la possibilità di acquisire le volumetrie disponibili delle Nuove Terme.

Un incontro positivo per i rappresentanti del Movimento 5 stelle, che il sindaco ha pubblicamente ringraziato per aver compulsato l’incontro al Ministero.
“Un incontro molto produttivo – hanno dichiarano i deputati Teresa Manzo, Carmen Di Lauro e Luigi Iovino – nel corso del quale abbiamo concordato sulla necessità di unire le forze per raggiungere un obiettivo comune: salvare le Terme di Stabia, patrimonio non solo della città di Castellammare di Stabia ma valore aggiunto per l’intera regione”.

Dello stesso parere il consigliere comunale Nappi il quale ha ritenuto l’incontro utile e sottolineato la necessità di seguire un comune percorso, evitando personalismi, la politica dell’apparire e del voler primeggiare ad ogni costo “per lavorare seriamente al rilancio del complesso termale e del termalismo”.

Ci siamo riletti un comunicato di appena due giorni fa e qualche cambio di posizione appare, ma se questo contribuisce alla risoluzione di un problema determinante per la città, che ben vengano i ripensamenti.

Sicuramente altre riflessioni e considerazioni arriveranno in redazione, e noi non faremo altro che renderli noti.
Giovanni Mura

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