Napoli, Commissione Infrastrutture su fognature contrada Pisani

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Le fognature di contrada Pisani e la situazione degli sfollati di traversa provinciale Napoli a Pianura in commissione Infrastrutture

Napoli – Nella riunione presieduta da Nino Simeone nuovo approfondimento sulla problematica di via Pisani e sul disagio dei cittadini di traversa Provinciale Pianura allontanati dalle loro abitazioni a seguito dei dissesti verificatisi lo scorso ottobre. Sono intervenuti l’assessore alle Infrastrutture Mario Calabrese, la funzionaria del servizio Ciclo integrato delle acque Roberta Catapano, il presidente della Nona Municipalità Lorenzo Giannalavigna, i consiglieri municipali Massimo Carandente e Mario Stoccuto, il direttore dell’ABC Alfredo Pennarola e delegazioni di cittadini

La riunione di oggi, ha spiegato il presidente, è stata convocata su richiesta dei consiglieri Langella (Agorà) e Santoro (Misto – Fratelli d’Italia) che hanno raccolto il disagio dei cittadini residenti alle prese con la mancanza del sistema fognario e con la grave situazione di via comunale Pisani che, ad ogni pioggia, è interessata da allagamenti che ne rendono impossibile la percorrenza pedonale, anche per la mancanza di marciapiedi. In occasione degli interventi di ripavimentazione di qualche anno fa, ha osservato il consigliere Santoro, ci si attendeva qualche intervento che riuscisse ad evitare questa problematica, opportunità che si ripresenta oggi in vista dei prossimi lavori per la posa dei cavi dell’illuminazione pubblica. La funzionaria del Servizio Ciclo integrato delle acque Catapano ha ricordato la progettazione già elaborata e presentata per il finanziamento riguardante la costruzione dell’intero sistema fognario, a partire dal recapito delle acque, punto fondamentale dell’intero sistema. Il progetto, pronto dal 2015, del valore complessivo di 55 milioni di euro, attende ancora di essere finanziato dal competente Ministero dell’Ambiente, nonostante la suddivisione in lotti successivamente effettuata raccogliendo le indicazioni ricevute in tal senso. Vanno comunque effettuate altre indagini e verifiche per approfondire l’aspetto delle manomissioni che nel tempo hanno modificato il versante.

Per risolvere la questione, secondo il presidente della Nona Municipalità Giannalavigna, occorre una forte presa di posizione politica, che riporti il territorio ad una situazione di civiltà e risolva lo stallo che, a partire dagli anni 90, caratterizza questa vicenda. Nel frattempo, hanno concordato i consiglieri municipali Carandente e Stoccuto, occorre intervenire attrezzando via comunale Pisani in modo da raccogliere le acque nelle vasche della vicina scuola comunale. Per i consiglieri, Langella (Agorà) si tratta di dare risposte politiche al disagio vissuto da quattromila cittadini, già penalizzati dalla presenza della discarica, e oggi costretti, in attesa delle fogne, a convivere con gli allagamenti causati dalla pioggia, mentre Brambilla (Movimento 5 Stelle) ha ricordato gli anni trascorsi per la presentazione del progetto complessivo del sistema fognario, durante i quali potevano essere realizzati interventi più cantierabili e che avrebbero trovato più facilmente fonti di finanziamento, Esposito (Partito Democratico) ha chiesto risposte politiche all’Amministrazione che deve assumersi la responsabilità delle scelte.

Sul secondo punto all’ordine dei lavori, la situazione degli sfollati della Seconda traversa provinciale Napoli a Pianura, sette famiglie divise in tre edifici allontanate dalle loro abitazioni ad ottobre scorso dopo la comparsa di fessure sulle pareti dei palazzi, il direttore dell’ABC Pennarola ha informato che dopo le prime verifiche, che avevano evidenziato l’assenza di perdite nelle condotte idriche, è continuato il monitoraggio con l’ausilio di apposite strumentazioni che, fino ad oggi, hanno confermato la prima valutazione.

Il Servizio sicurezza abitativa, ha spiegato la funzionaria Mascolo, è intervenuta per adottare i provvedimenti di competenza a carico dei privati, divisi tra due dei tre civici interessati dallo sgombero, e resta ora in attesa dei certificati di eliminato pericolo. Ancora non è stata individuata, però, ha aggiunto il presidente della Municipalità, la causa della presenza d’acqua nel sottosuolo, secondo il servizio fognature ed ABC non riconducibili ai propri impianti. Si attende ora la perizia del consulente tecnico del Tribunale che, però, ha già comunicato ai residenti la necessità di provvedere ad eseguire a proprie spese lo scavo necessario all’effettuazione dei rilievi. Una situazione surreale, secondo la delegazione di cittadini oggi intervenuta, mentre secondo i consiglieri: l’Amministrazione avrebbe dovuto agire diversamente, procedendo allo scavo in modo da verificare l’origine della perdita e attribuirne le responsabilità, agendo in danno in caso di colpe di privati (Santoro, Misto – Fratelli d’Italia); non far trascorrere mesi solo per affermare che non vi sono perdite ascrivibili ad ABC o al Servizio fognature senza verificare allacci e sottoservizi, verifica possibile solo attraverso uno scavo (Brambilla, Movimento 5 Stelle). Il presidente Simeone ha aggiornato la riunione sul tema in attesa di decisioni da parte dei servizi tecnici comunali.

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