Via libera al decreto che definisce le forme e le modalità di attuazione dei Progetti Utili alla Collettività che i Comuni dovranno attivare per il RdC.
Ministero e Anci: Progetti utili alla collettività per i beneficiari del RdC
Via libera al decreto che definisce le forme e le modalità di attuazione dei Puc, che i Comuni dovranno attivare per i beneficiari del Reddito di cittadinanza (RdC) in diversi ambiti da quello culturale, a quello ambientale, artistico, sociale e dei beni comuni.
“Con senso di responsabilità e ben consapevoli che lo strumento del reddito di cittadinanza si riverbera sui Comuni nella fondamentale azione di attivazione dei beneficiari del reddito attraverso la partecipazione ai progetti utili alla collettività dei Comuni, abbiamo condiviso un percorso col Ministero avanzando proposte e suggerendo semplificazioni delle procedure. Molte di esse sono state accolte nel decreto approvato oggi“. Lo ha dichiarato il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, al termine della Conferenza Unificata che oggi ha dato il via libera al decreto che definisce le forme e le modalità di attuazione dei progetti utili alla collettività (Puc).
“Permangono tuttavia tra i Comuni – ha aggiunto Decaro – alcuni timori relativi alle difficoltà nella fase applicativa dei progetti, con particolare riferimento al grande sforzo amministrativo richiesto soprattutto in termini organizzativi. La platea dei beneficiari è ampia e la gestione della fase transitoria, fino alla implementazione della piattaforma per il reddito, complessa“.
A tal proposito il Presidente dell’Anci ha sottoscritto l’intesa condizionandola all’accoglimento di un emendamento finalizzato a prevedere una revisione correttiva in esito ad un primo periodo di 12 mesi di realizzazione dei Puc.
Già Con il Decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali del 23 luglio 2019 erano state approvate le Linee Guida per la definizione dei Patti per l’inclusione sociale, sulle quali era già stata raggiunta l’intesa con L’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) in Conferenza Unificata il 27 giugno 2019. È inoltre online la Piattaforma per la Gestione dei Patti per l’Inclusione sociale (Piattaforma Gepi), reperibile all’indirizzo https://pattosocialerdc.lavoro.gov.it/, quale strumento necessario per l’attuazione delle attività di competenza dei Comuni rivolte ai beneficiari del RdC (verifica dei requisiti anagrafici, gestione dei Patti per l’Inclusione sociale e dei PUC – Progetti Utili alla Collettività).
Tale Piattaforma è disciplinata da apposito decreto del MLPS (Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) il cui iter di approvazione adesso è in corso di completamento con l’accordo raggiunto con l’Anci di cui sopra. Il Ministero fa presente che gli Amministratori di Ambito potranno avviare l’accreditamento degli utenti individuati dai singoli Comuni autorizzati ad operare sulla Piattaforma Gepi, secondo quanto indicato nelle Linee Guida per l’accreditamento alla Piattaforma. Il Ministero inoltre ha attivato sul proprio sito una nuova sezione web dedicata agli operatori dei servizi sociali dei Comuni, che raccoglie informazioni tecniche e strumenti operativi, oltre che il nuovo sito dedicato al PON Inclusione (FSE 2014-2020). Infine, si segnala che è stato emanato l’Accordo sulle modalità di effettuazione dei controlli di residenza e soggiorno dei beneficiari RdC, sottoscritto dalla Conferenza Stato-città il 4 luglio 2019.
A
dduso Sebastiano
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