Iniziativa organizzata dal Gruppo consiliare e dal circolo di L&U

Iniziativa pubblica il 16 novembre per discutere sulla realizzazione delle opere a terra a Marina...

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Iniziativa pubblica il 16 novembre per discutere sulla realizzazione delle opere a terra a Marina di Stabia. Pronto un documento per avviare la discussione

Iniziativa organizzata dal Gruppo consiliare e dal circolo di L&U

Castellammare di Stabia – Una pubblica iniziativa che proporrà il locale circolo di Liberi e Uguali, intitolata: “Castellammare, la città, il suo futuro. Le nostre proposte”, che si terrà il 16 novembre prossimo, all’interno del Salone Viviani – Casa della Cultura, in vico San’Anna 4, con inizio alle ore 10,00.
Si comincia o si ricomincia a parlare dei problemi della città e che interessano l’intera comunità, all’esterno del Palazzo, con le associazioni di categoria, con quelle sociali e culturali, con i cittadini. Con i tecnici e gli addetti ai lavori ma anche con chi vuole capire, con chi vuole essere parte attiva di una comunità che sta attraversando un periodo non del tutto positivo.
Un evento per il quale nel recente passato si era impegnato a organizzarlo il consigliere di opposizione Tonino Scala, a proposito della realizzazione delle opere a terra di Marina di Stabia, che non trova unanimi pareri.
Scala aveva affermato che “a volte occorre avere il coraggio della denuncia, di dire no” è la sua convinta affermazione che insiste sulla necessità e sull’opportunità di discutere le varie questioni per “non correre il rischio di essere spettatori nella nostra città”.
Occorre parlare, aveva affermato, delle opere a terra per la Marina di Stabia che presenta una serie d’implicazioni e problematiche. Discutere per superare dubbi su alcune scelte urbanistiche e tutto ciò che ne consegue, con la consapevolezza che questo progetto rappresenta una grande occasione da non perdere.
Un’occasione e una positiva opportunità che deve dunque coinvolgere l’intera comunità con una serie di momenti di discussioni che devono sostenere un utile progetto “ma che sappia dire con altrettanta forza No a quelli che puntano solo a mettere in campo operazioni dannose per il futuro di Castellammare”.
La considerazione che Liberi e Ugnali avanzano a tale proposito è che il futuro della città non passa per le case. “Lo diciamo subito senza mezzi termini: le opere a terra vanno fatte, andavano fatte già ieri, ieri l’altro, forse prima. Siamo quelli del SI alle opere a terra, ma per un NO secco e chiaro alle case”.
Abbiamo sentito telefonicamente il consigliere Scala il quale ci comunica che sono previsti interventi di ospiti esterni alla comunità per un’importante iniziativa di confronto e chiarezza alla quale saranno invitati i partiti politici, le associazioni, i singoli cittadini, la politica tutta, gli studenti, la città in tutte le sue articolazioni.
E proprio a tutte le realtà locali e al primo cittadino, il Gruppo consiliare e il circolo di Castellammare di L&U, invieranno un documento introduttivo alla stessa iniziativa affermando che le potenzialità che sono presenti non sfruttate e all’interno dei problemi esistenti e quelli nuovi, “possono dar vita ad una spirale pericolosa tale da rendere astratta qualsiasi speranza di riprese e di rinascita”.
L’invito costante riportato nel documento è di non mollare nonostante le difficoltà persistenti, non mollare per appunto utilizzare meglio le potenzialità oggettive e soggettive, “per costruire un progetto di sviluppo con la partecipazione della città, con procedure e scelte trasparenti, che significa anche dare un colpo serio alla camorra, al suo tentativo di condizionare la politica, le Istituzioni, pezzi di attività economiche e di realtà professionali. Le inchieste in corso ci raccontano, appunto, dell’esistenza un sistema preoccupante e da non sottovalutare”.
Il documento offre una serie di spunti di riflessioni e dunque di possibili e auspicabili discussioni attinenti al patrimonio termale; alla Fincantieri; al turismo, ai beni culturali e archeologici; e una città con i suoi due porti che non può rimanere nello stato in cui attualmente si trova.
Il riferimento è ai Silos ancora in piedi, la Caserma Cristallina inutilizzata, la casa del Fascio non ultimata, la Colonia Ferrovieri abbandonata e a rischio crollo.
“Una città – è ancora detto – con Corso Alcide De Gasperi, che lungi dal diventare la nuova porta d’ingresso della Città e l’occasione per prolungare la passeggiata a mare, è diventata la strada dove allocare tutto e il contrario di tutto”.
Alcuni degli aspetti contenuti nel DOS per i quali l’attuazione può avere direttrici differenti, attestano l’urgente necessità di essere protagonisti delle scelte per non correre il rischio, è ancora affermato, di dover solo prendere atto di soluzioni preconfezionate.
Un articolato documento che sarà in possesso di tutte le forze politiche e sociali, delle associazioni, del mondo delle professioni, insomma di tutta la città per appunto sottolineare quanto la discussione del progetto di Marina di Stabia, non può riguardare pochi.
È ulteriormente specificato che il circolo di Liberi e Uguali è per la realizzazione delle opere a terra che servono allo sviluppo della città, prevedendo anche una rivisitazione dello stesso progetto, favorevole alla valorizzazione di Corso De Gasperi e ad un accordo con la Regione per sostenere attività che supportino lo sviluppo, ma è altrettanto evidenziato la disapprovazione di un progetto che prevede la costruzione di case.
Il 16 novembre un incontro per il quale il consigliere Scala e il circolo di L&U si stanno spendendo affinché sia aperta, chiarificatrice, capace di accogliere proposte e contributi, al fine di ricercare possibili soluzioni.
Giovanni Mura

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