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Castellammare, assemblea pubblica in Villa Comunale: “L’acqua è di tutti, difendiamo il nostro diritto” VIDEO

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L’ottimo lavoro fatto finora dai 13 Sindaci, consiglieri all ‘E.I.C. , che si battono per l’ acqua pubblica non può che condannare, invece, l’incoerenza del sindaco Cimmino che, prima dichiara di essere tra loro e poi firma il suo patto con quanti non intendono sostenere la battaglia per l ‘acqua pubblica.

Castellammare, assemblea pubblica in Villa Comunale: “L’acqua è di tutti, difendiamo il nostro diritto”

span style="color: #808080;">“L’ acqua è di tutti, fermiamo il business dell’ oro blu.”

Venerdi 14 giugno, alle ore 17,30, si svolgerà a Castellammare di Stabia un’assemblea pubblica in Villa Comunale (di fronte alla Cassarmonica) per discutere sulla privatizzazione dell’acqua.

Saranno presenti, tra gli altri, Giuseppe Grauso, consigliere Ente Idrico Campano, e Vincenzo Iurillo giornalista del Fatto Quotidiano.

Il lavoro è un diritto di ogni individuo, e dunque anche degli impiegati della Gori, ma la logica della prevaricazione, guidata dalle manovre di padrini politici pronti all’illegalità pur di garantirsi voti ed adepti, va palesata e condannata. Tali padrini hanno evitato il carcere solo grazie alla prescrizione, i reati però restano e vanno resi pubblici insieme ai nomi di tutti gli indagati che, a danno dei contribuenti, imponendo assunzioni, oltre la reale necessità, hanno aggravato, ulteriormente, i bilanci in rosso della Gori.

Gori che, forte dell’ appoggio della maggioranza di tutte le forze politiche, continua a lucrare sul primo bene comune in assoluto, tanto da essere un diritto fondamentale dell’uomo: l’ acqua.

Ma, ancora peggio, il saldo negativo è fatto ricadere solo sui contribuenti, così come le personalistiche politiche aziendali, gli abnormi stipendi degli amministratori e dei funzionari. Il tutto senza nessun ostacolo, visto che i controllori (regione Campania e la maggioranza dei consiglieri e coordinatori dell’ Ente idrico Campano) si rendono, a loro volta, complici di questo meccanismo lucroso.

L’ottimo lavoro fatto finora dai 13 Sindaci, consiglieri all ‘E.I.C. , che si battono per l’ acqua pubblica non può che condannare, invece, l’incoerenza del sindaco Cimmino che, prima dichiara di essere tra loro e poi firma il suo patto con quanti non intendono sostenere la battaglia per l ‘acqua pubblica.

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