Durante l’orario di lavoro in ospedale, un medico si recava nel bagno e puliva le seppie nel lavandino.
Se non fosse gravemente vero ci sarebbe quasi da sorridere. E invece ĆØ lāennesima sconcertante realtĆ di come in questa nostra Nazione, in buona parte si stia perdendo a tutti i livelli sociali e lavorativi il senso del dovere e del rispetto delle regole civili e umane.
Del comportamento del medico, in servizio nell’ospedale di Praia a Mare in provincia di Cosenza, lāAsp ĆØ venuta a conoscenza, attraverso alcuni video messi in rete, sicchĆ© la Direzione provinciale di Cosenza ha disposto il licenziamento del medico in causa. Di ciĆ² ha dato notizia la medesima Asp. L’azienda afferma che “essendo risalita, attraverso ai video messi in rete, alla conoscenza dei dati anagrafici del medico che all’interno dei locali del Presidio ospedaliero di Praia a Mare si dedicava alla pulizia delle seppie, senza disdegnare qualche morso nel corso di tale attivitĆ , comunica che ha interrotto ogni rapporto professionale e di lavoro con il sanitario, del quale condanna le condotte assunte” (ANSA).
Lāopinione:
Da queste pagine,Ā si coglie il millesimo caso di sprezzo di dipendente pubblico verso i concittadini e le regole del vivere civile, per ribadire ancora una volta lāurgente necessitĆ di un ciclico e almeno decennale, check-up attitudinale e psicologico in tutto il sistema pubblico e quindi giuridico, burocratico, amministrativo, professionale, ecc. (escludendo solo gli eletti dal popolo che si assume la responsabilitĆ con il voto).
Un riesame per chi direttamente oppure implicitamente o anche per concessione ha un ruolo pubblico.Ā
Una revisione mediante commissioni a rotazione composte anche da commissari europei di ogni specifica materia. CosƬ solo di potrĆ avere una discreta certezza su chi ha funzioni, incarichi, nomine e annessi e connessi, nello Stato, Regioni Enti e Comuni, poichĆ© quanto meno ogni dieci anni deve dimostrare di essersi aggiornato e possedere anche un accettabile equilibrio mentale.
Sarebbe ora infatti che finisca in questa Italia, Nazione degli intoccabili ādiritti acquisitiā ma sui sacrifici se non anche lāesistenza dignitosa dei propri concittadini, che i cittadini possano essere in mano ad egocentrici, edonisti, fanatici, misantropi, squilibrati, mercenari, profittatori, approssimativi, mistificatori, ingordi, papponi, squillo, cretini, ecc.
E non deve piĆ¹ bastare la cosiddetta competenza, occorre anche valutare le qualitĆ psico-sociali nellāindividuo che ĆØ al servizio della comunitĆ .
Sarebbe ora che in questa Nazione si accetti nella nostra stantia cultura che non cāĆØ solo, per chi legittimamente ci crede, lāanima, lo spirito, lāessenza, il cuore in senso mistico, il libero arbitrio, ecc.
Ognuno di noi ha invece un reale complesso cervello e pertanto essendo nel 2018 ci si aspetterebbe da un Governo e una Maggioranza parlamentare moderna, lāintroduzione nei vari livelli pubblici e sociali, di personale esperto nella conoscenza della psiche umana, chiaramente anche queste esaminate e rivedute ciclicamente in modo serio e severo.
Come ad esempio la figura dello psicologo di famiglia, di quello in ogni comprensorio scolastico (e non solo per gli alunni e studenti ma anche per i professori e dirigenti) e infine nelle valutazioni durante le assunzioni nel sistema pubblico-politico, nessuno indenne.
Una Nazione non potrĆ mai civilmente funzionare nel secondo millennio (neanche economicamente) ragionando come quando il sole girava intorno alla Terra.
Adduso Sebastiano.