I Carabinieri, dopo aver ascoltato la testimonianza di molti presenti, hanno ricostruito l’identikit dell’assalitore che ha esploso colpi di arma da fuoco sul Lungomare di Napoli, verso le 21 di Domenica 8 Aprile
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ella giornata di ieri, a Napoli, si è riunito il comitato per l’ordine e la sicurezza per fare il punto della situazione sulle criticità degli ultimi giorni, nei quali si sono verificate diverse sparatorie tra le strade della città. Oggi arrivano aggiornamenti sulla sparatoria avvenuta verso le 21 di domenica 8 Aprile, nei pressi del Lungomare: gli inquirenti sarebbero in possesso di un identikit molto accurato dell’uomo che ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco e di un’altra persona, considerata coinvolta nella sparatoria. Le autorità si sono orientate anche su una determinata pista che potrebbe aver scatenato la furia del “pistolero”. Stando ad alcune testimonianze raccolte, è stato possibile ricostruire una prima versione dei fatti: l’uomo avrebbe parcheggiato lo scooter nei pressi delle scalette che da via Chiatamone conducono sul Lungomare, per poi entrare in una pizzeria. A quel punto – probabilmente allarmato dall’antifurto dello scooter – capisce che qualcosa sta accadendo nella zona dei portici di via Chiatamone, decide di tornare tornare indietro a verificare. Dopo essersi reso conto della sparizione del proprio ciclomotore, l’uomo ha iniziato a correre verso una direzione per poi esplodere una sventagliata di colpi di pistola, non tutti in aria, che si sono conficcati anche in un’auto in sosta e su una parete. La pista verso cui gli inquirenti sarebbero orientati è, dunque, quella della vendetta per il furto del motorino.
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