Napoli, richiesta di arresto per un attore napoletano: i dettagli
N
apoli, c’è stata una richiesta d’arresto per un attore molto amato da tutti i napoletani. Anche egli napoletano, si tratta di Biagio Izzo, talento della comicità napoletana, volto noto del cinema nazionale.
Come riportato sul giornale “il Mattino”, una denuncia che nasce per cause finanziarie: infatti il nome del popolare attore comico finisce nelle carte di un’inchiesta della Guardia di Finanza che ipotizza presunti illeciti e favoritismi nelle procedure di riscossione dei tributi e nelle fasi successive di esecuzione forzata e giudizio dinanzi alla commissione tributaria.
La vicenda: la posizione dell’attore va ricondotta ad alcune intercettazioni che riguardavano la vendita all’asta di una moto e di una macchina, una Vespa 300 e una Fiat 500, oltre ad alcuni mobili. Beni che gli erano stati precedentemente pignorati nel corso di una analisi tributaria e in seguito di un lungo contenzioso con Equitalia, relativo ad alcune cartelle esattoriali. Beni dei quali il comico voleva rientrare in possesso. Per l’attore erano stati richiesti gli arresti domiciliari, ma sono stati bocciati dal Gip, così la Procura però ha impugnato questa decisione. E torna a chiedere l’applicazione degli arresti domiciliari. Ed è così che il confronto fra accusa e difesa si sposta adesso davanti al Tribunale del Riesame; appello che avverrà il 23 marzo.
Ma in questa vicenda, sono stati tirati in ballo anche altri soggetti, impiegati dello Stato. Si tratta di M. Parisi e R. Imperiale, all’epoca dei fatti dipendenti di Equitalia, che si sarebbero adoperati con la presunta complicità di un dirigente dell’istituto vendite giudiziarie di Napoli, G. Lombardi, per fare in modo che i beni fossero acquistati all’asta tenuta il 25 febbraio 2015 per poi tornare nella disponibilità di Izzo.
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