Emergenza negli ospedali di Napoli, i medici: “Pronto soccorso affollati, siamo a corto di farmaci, biancheria e personale”
A
sl Napoli 1, ospedali in crisi e incapaci di garantire dei livelli essenziali di assistenza, che, invece, è in miglioramento nel resto della Campania. A dire degli addetti ai lavori, questa situazione critica si sarebbe presentata perchè «tutte le energie sono state, nell’ultimo anno e mezzo, devolute all’Ospedale del Mare». A puntare il dito sono i medici dirigenti rappresentati da tutte le sigle sindacali, i quali hanno presentato un documento per denunciare le criticità della sanità cittadina. A pagarne le spese sono innanzitutto i cittadini assistiti in un circuito di cure che, fatto salvo il Cardarelli, «è organizzato in modo approssimativo, lacunoso, insicuro».
Nelle pagine del documento sindacale sono elencate le principali disfunzioni della Asl. Si va dai pronto soccorso affollati e con personale all’osso, stressato e stremato dai carichi di lavoro, alle strutture edilizie obsolete, alla manutenzione carente, alle tecnologie non sempre all’altezza, per finire con i beni di consumo centellinati, compresi suppellettili, biancheria e ausili forniti con il contagocce. Per non parlare dell’organizzazione dei percorsi di cura approssimativi e affidati a primari facenti funzione che spesso non hanno né l’autorità né il tempo di dedicarsi alla revisione continua delle cose che non vanno. E così i cittadini scontano tutti i mali di un processo riorganizzativo ancora a metà strada.
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