Libero ci ricasca: ennesima prima pagina vergognosa nei confronti dei meridionali
Libero lo ha fatto ancora: il quotidiano fondato da Vittorio Feltri utilizza per l’ennesima volta la prima pagina per indirizzati insulti ai meridionali attraverso una logica fallace. Ormai è chiaro che Libero abbia intenzione di sfruttare qualsiasi pretesto per denigrare il Sud Italia attraverso titoloni altisonanti per vendere qualche copia in più al Nord, dove risiede la maggior parte dei propri lettori. Ma sta volta il pretesto trovato dal giornale di Feltri è assurdo: per difendere il proprio delfino, il quotidiano attribuisce gli insuccessi del Ministro degli Interni Matteo Salvini all’eccessiva presenza di “terroni” all’interno di questo Governo. Che ci sia del risentimento nei confronti del Ministro da parte di un popolo che per decenni è stato vessato da politiche discriminatorie e attacchi vergognosi del suo partito è vero. Ma d’altra parte, sono stati gli stessi “terroni” ad aver permesso la scalata di un partito che altrimenti sarebbe ancora fermo al di sotto del 5%.
Ma al di là della scarsa logica che c’è dietro a questo stupido attacco, andrebbe ricordato ai titolisti di Libero che la legge ha stabilito che il termine “terrone” è catalogato come un insulto razzista, un’ingiuria. Feltri continua ad ignorare tutto ciò. Non molto tempo fa lo stesso quotidiano era finito nella bufera dopo un altro titolo discriminatorio. In quell’occasione l’ordine dei giornalisti era insorto per riportare a un minimo di contegno il direttore di Libero, ma neanche questo è bastato. Ormai sembra chiaro che l’Italia è risprofondata nel becero razzismo e nella discriminazione territoriale, con la complicità di Salvini che continua a giustificare tutto ciò come avvenuto con i cori contro i Napoletani e gli ululati razzisti nei confronti di Koulibaly che recentemente hanno indignato la parte sana del Paese.
Lascia un commento