Castellammare-Massa Lubrense: sequestro DIA dal valore di 31 milioni di euro

Dalle prime ore di questa mattina, nelle zone di  Catania, Tremestieri Etneo, Cosenza, Rende, Napoli,...

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Dalle prime ore di questa mattina, nelle zone di  Catania, Tremestieri Etneo, Cosenza, Rende, Napoli, Caivano, Castellammare di Stabia, Massa Lubrense , Salerno, Sarno, Roma, Latina, Chieti, Avellino, Brindisi e Francavilla Fontana , il personale della Sezione Operativa della DIA di Salerno sta eseguendo un decreto di sequestro preventivo anche per equivalente, nei confronti di 11 indagati (9 persone fisiche e 2 persone giuridiche), per un valore complessivo di circa 31 milioni di euro.

Oggi,  11 Dicembre 2017, a Catania, Cosenza, Roma, Napoli e Brindisi, il personale della Sezione Operativa DIA di Salerno ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, nell’ambito dell’operazione “Porta Ovest”. Con il provvedimento odierno – adottato sulla scorta delle fonti di prova già acquisite dalla DIA e poste alla base dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato disposto il sequestro preventivo (anche per equivalente, laddove la liquidità disponibile non fosse sufficiente a raggiungere l’intero importo) di danaro, rapporti di credito, partecipazioni societarie, beni immobili e beni mobili registrati, nonché delle società Tecnis S.p.a. e S.S.I. S.r.l., per un valore complessivo di circa 31 milioni di euro, ritenendo tale somma provento di attività illecite.

Nel corso delle operazioni, il personale della Sezione Operativa della DIA di Salerno ha sottoposto a sequestro 66 quote di partecipazione degli indagati  in altrettante società operanti su tutta la Penisola nei settori dell’edilizia, del movimento terrestre e marittimo, 106 veicoli (di cui 32 autovetture e 74 tra rimorchi, motrici e macchine operatrici), 50 unità immobiliari (3 abitazioni, 1 villa, 8 appartamenti e 38 tra uffici commerciali, rimesse e magazzini), 26 fondi agricoli (adibiti a seminato, agrumeto, querceto, uliveto e bosco ceduo), 58 rapporti di credito di varia natura (conti correnti bancari, assicurazioni sulla vita, cassette di sicurezza, buoni fruttiferi postali…).

I beni sottoposti a sequestro durante l’esecuzione del decreto in argomento e riconducibili alle due persone giuridiche, sono stati rimessi agli Amministratori giudiziari nominati dall’Ufficio GIP del Tribunale di Salerno; nei confronti delle nove persone fisiche, invece: – le liquidità recuperate sono state accreditate al FUG; – per i beni immobili, i beni mobili registrati e le quote sociali è stata eseguita la trascrizione del provvedimento nei pubblici registri degli uffici competenti, al fine di sottrarli dalla disponibilità degli stessi indagati, così come riporta Punto Stabia News.

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